
Il Gruppo esporta in oltre 40 Paesi con una filiera completamente integrata
di Vittorio Bellagamba
Da una piccola attività familiare del dopoguerra alla leadership europea nel settore delle uova e ovoprodotti: la storia di Eurovo è costruita su visione imprenditoriale, crescita costante e solidi valori. Oggi il Gruppo esporta in oltre 40 Paesi, con una filiera completamente integrata e tecnologie avanzate che garantiscono qualità, sicurezza e tracciabilità. Ma dietro numeri e impianti, ci sono persone, idee e scelte che ogni giorno guidano l’azienda verso il futuro. Eurovo non è solo industria alimentare: è una comunità di oltre 1.500 dipendenti, di cui il 40% donne, che lavora in un ambiente in continua evoluzione. La formazione continua, i percorsi interni di crescita e il dialogo tra generazioni rendono il capitale umano una delle vere forze dell’azienda. Chi lavora in Eurovo da 30, 40 anni condivide esperienze e valori con chi è appena entrato, contribuendo a un’identità aziendale dinamica e condivisa.
Oggi Silvia e Federico Lionello rappresentano la terza generazione alla guida del Gruppo. Il loro ruolo è quello di interpreti del cambiamento: da un lato custodiscono l’eredità imprenditoriale e familiare, dall’altro guidano con coraggio la trasformazione dell’azienda insieme a Siro e Ireno, i figli di Rainieri, portando innovazione anche nei processi interni e nei modelli organizzativi. Non è un compito semplice: raccogliere un’eredità così importante richiede la capacità di rinnovarla, senza perderne l’anima. Le direttrici strategiche sono chiare: diversificazione dell’offerta, internazionalizzazione, digitalizzazione dei processi e innovazione sostenibile. Le acquisizioni concluse all’inizio del 2025 (Hulstaert in Belgio, Waffelman in Italia e Granja Pinilla in Spagna, oltre all’acquisizione della quota di maggioranza di Two Chicks in Regno Unito) hanno rafforzato la presenza in mercati chiave e ampliato le competenze tecnologiche. La sostenibilità per Eurovo è una forma mentis, non un capitolo a parte. È un approccio trasversale che unisce ambiente, efficienza, benessere animale e qualità di filiera. Nel 2023, gli impianti fotovoltaici installati sugli stabilimenti hanno prodotto oltre 6.500 MWh di energia rinnovabile. Nello stabilimento di Mordano (BO), la pollina viene trasformata in fertilizzante naturale attraverso un impianto di pellettatura. E negli apiari aziendali sono attive oltre 1.000 arnie, simboli della qualità ambientale e della biodiversità. Studi internazionali dimostrano che la filiera produttiva delle uova è tra le più sostenibili e l’uovo è riconosciuto come una proteina ad alto valore biologico e a basso impatto. Partendo da questa consapevolezza, Eurovo ha avviato un progetto di LCA per valutare l’impatto ambientale effettivo della propria filiera, come i progetti in corso possono ridurlo ulteriormente e come orientare le attività future. La tecnologia è uno dei principali abilitatori di questo modello. Automatizzazione, sistemi di monitoraggio ambientale, digitalizzazione della filiera e soluzioni per la riduzione degli sprechi rendono la produzione più intelligente, trasparente e responsabile. Eurovo ha inoltre avviato un percorso strutturato per integrare tecnologie di Intelligenza Artificiale (IA) in alcuni dei propri processi operativi e gestionali. L’obiettivo è chiaro: ottimizzare l’efficienza, migliorare l’analisi dei dati, supportare le decisioni strategiche e rafforzare la competitività in un mercato in continua evoluzione. Iniziare a lavorare con IA non significa sostituire le persone, ma fornire loro strumenti più potenti per interpretare meglio la complessità, reagire in modo più rapido e costruire scenari più precisi. Innovare, per Eurovo, significa migliorare le performance riducendo l’impatto, per una crescita che sia insieme economica, etica e ambientale. Unire tradizione e futuro è il filo rosso che attraversa ogni scelta. Perché essere sostenibili, oggi, significa anche saper cambiare, con lucidità e coerenza, restando fedeli alla propria identità.