Inaugurato il nuovo centro ricerche polivalente di Alfasigma

Alfasigma inaugura a Pomezia il nuovo centro di R&D intitolato al fondatore Marino Golinelli

Con un investimento iniziale di oltre 17 milioni di euro per la messa a punto di 5.600m2 di nuovi laboratori nel centro polivalente di ricerca e sviluppo, Alfasigma conferma il suo impegno in innovazione e R&D. L’inaugurazione di LABIO 4.0 Marino Golinelli si inserisce in una più ampia strategia aziendale di investimento progressivo in ricerca e sviluppo che permette ad Alfasigma, una delle prime cinque aziende farmaceutiche a capitale italiano, di distinguersi sia a livello nazionale che internazionale per innovazione e sviluppo tecnologico.

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha così salutato il progetto in una lettera di augurio: “La decisione di investire nella ricerca e nell’innovazione tecnologica in Italia è quel che l’intero Paese chiede alle sue menti più innovative.

“II centro di ricerca e sviluppo di Pomezia, LABIO 4.0, è stato intestato al nostro fondatore, Marino Golinelli – ha dichiarato l’ingegner Stefano Golinelli, presidente di Alfasigma – perché ci ha insegnato e ci insegna ancora oggi, a oltre 100 anni, ad avere fiducia nel futuro e nell’innovazione. Noi crediamo nella ricerca farmaceutica e in questa storia di successo tutta italiana: lo dimostriamo con il nostro investimento in R&D, ma anche con l’acquisizione di nuove molecole e lo sviluppo di nuovi progetti.”

“Investire in ricerca e sviluppo, investire nell’eccellenza tecnologica produttiva: questo è il binomio vincente è per un’azienda farmaceutica con cuore e cervello italiani, ma presente con i suoi prodotti in tutto il mondo.”

All’interno del neonato centro polivalente sono presenti i laboratori di Sviluppo di formulazioni innovative, i laboratori di Chimica analitica e il nuovo Impianto Pilota, cui si aggiungeranno i laboratori di biotecnologie e nanotecnologie. Proprio questo impianto rappresenta una delle peculiarità di LABIO 4.0: è in grado di calibrare produzioni di lotti clinici-sperimentali per nuove specialità in forma orale (granulati, compresse rivestite e non, capsule, cronoidi/minitabs) operando su una scala intermedia tra il Kilolab (la dimensione del laboratorio di sviluppo tecnologico) e la produzione semi-industriale.

Attraverso il nuovo Impianto Pilota, sarà possibile accelerare gli step intermedi tra la fase ideativa e quella realizzativa, cioè eseguire micro-produzioni con forme farmaceutiche innovative in Scale-Up (scalabilità da piccolo a grande) e in Scale-Down (scalabilità da grande a piccolo) sfruttando appunto le potenzialità della scala intermedia. L’obiettivo è di ottimizzare i processi esistenti, caratterizzare al meglio quelli sviluppati nei laboratori tecnologici prima della fase di industrializzazione, con un conseguente impatto in termini di risorse e tempistiche.

Il dipartimento di Ricerca e Sviluppo dell’azienda impiega 138 ricercatori, di cui la maggioranza donne (86 ricercatrici e 52 ricercatori). LABIO 4.0 ospita circa la metà di questi che sono distribuiti nei centri R&D di Pomezia e Bologna.

“Alfasigma ha recentemente iniziato l’aggiornamento della pipeline di ricerca per nuovi prodotti, sia massimizzando il know-how interno nell’area gastroenterologica sia previlegiando partnership selezionate per gli aspetti innovativi e di frontiera.” ha commentato il direttore della Ricerca e Sviluppo, Emilio Merlo Pich. “Per esempio, abbiamo in sviluppo alcuni progetti indirizzati al microbiota intestinale, un’area in cui Alfasigma è già presente con la rifaximina, e altri progetti innovativi basati sull’uso di prodotti biotech e nanotecnologici, con un forte interesse nell’area delle malattie rare gastroenteriche e neurologiche. Tali attività sono supportate da piattaforme di ricerca esternalizzate, come ad esempio il Microbioma Lab, recentemente creato da Alfasigma con l’Humanitas di Milano, o la star-up Novavido, realizzata con l’Istituto Italiano di Tecnologia.” 

Alla vigilia dell’inaugurazione di LABIO 4.0 Marino Golinelli, Alfasigma ha dedicato un’intera giornata all’open innovation e alla valorizzazione dei giovani talenti, sia interni che esterni all’azienda. Ieri, infatti, si è tenuto l’Alfathon Day, un pomeriggio di talk su innovazione e salute che si è concluso con la premiazione di Alfathon, il primo hackathon di Alfasigma. Tra gli oltre 40 team provenienti da più di 10 Paesi del mondo che hanno proposto soluzioni innovative nell’ambito di tre sfide nel campo della ricerca e dell’innovazione farmaceutica, si è aggiudicato il primo premio un gruppo di lavoro tutto spagnolo che ha presentato SituGel, una piattaforma formulativa che garantisce una liberazione prolungata del principio attivo, massimizzando così la sua azione terapeutica. Alfasigma ha consegnato al team un assegno da 5.000 euro da investire nel progetto. A seguire sono stati premiati i vincitori dell’#OurAlfathon, l’hackathon interno all’azienda che ha visto la partecipazione di circa un centinaio di colleghi provenienti dalle 17 filiali nel mondo.