"Gallerie, opere e performance: l’arte è qui"

Torna la kermesse in Fiera: gli stand, le tre sezioni su invito, gli eventi dal vivo. Il direttore Menegoi: "Puntiamo sulla qualità espositiva"

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La bella stagione porta sotto le Due Torri una ventata rinnovata di emozioni. Arte Fiera, la più longeva kermesse d’arte italiana, riapre le porte alla città da domani a domenica con "uno spirito di ripresa molto positivo", ma soprattutto la voglia di incontrare nuovamente di persona i visitatori e tutti gli amanti dell’arte. Lo conferma Simone Menegoi (nella foto sopra), arrivato alla terza edizione come direttore artistico: "L’ultima fiera in presenza l’abbiamo fatta a gennaio 2020. Finalmente possiamo incontrare gli espositori, i collezionisti, il pubblico dopo che lo scorso gennaio ci siamo trovati costretti a rimandare tutto, nonostante fossimo arrivati pronti. E devo dire che questo splendido sole è davvero un bell’invito per ricominciare".

LE SEZIONI

Sono 142 le gallerie che partecipano alla fiera (la lista completa su artefiera.it). La formula della 45esima edizione vuole riproporre i punti di forza già rodati in passato, consolidarli, e aggiungere interessanti ‘new entry’. La Main section spazia dal Moderno e dal post-bellico al contemporaneo di ricerca, con un forte accento sull’arte italiana, incoraggiando gli stand monografici (35, un quarto del totale) e le proposte curatoriali. È affiancata da tre sezioni curate e su invito, con l’obiettivo preciso di approfondire ambiti altrettanto essenziali per la fiera: Focus (a cura di Marco Meneguzzo) pone la lente sull’arte moderna e del dopoguerra storicizzato, Pittura XXI (a cura di Davide Ferri) guarda invece al nuovo millennio, mentre i giochi di luce e video sono affidati alla sezione Fotografia e immagini in movimento, firmata dalla piattaforma Fantom. "Nonostante lo spostamento della fiera, nessun ‘pezzo’ è rimasto per strada: nemmeno un piccolo esodo, a conferma di come le gallerie siano rimaste compatte e abbiano confermato la propria fiducia – sottolinea ancora il direttore artistico –. Si percepisce davvero un bel clima, che ho potuto ammirare da vicino e toccare con mano".

IL PUBLIC PROGRAM

L’offerta del public program spazia tra i generi espressivi e offre un significativo spaccato dello stato dell’arte nel nostro Paese. A partire del primo mandato di Menegoi, nel 2019, Arte Fiera commissiona a un artista italiano un’opera inedita ambiziosa, o comunque di dimensioni notevoli, da presentare al pubblico: in questa edizione tocca a Liliana Moro (MIlano, 1961), che dalla fine degli anni ‘80 si contraddistingue per originalità e assenza di classificazioni, in una sfida costante con lo spettatore, posto a confronto con l’opera senza pregiudizi. Moro ha scelto un materiale inconsueto, ma a cui ricorre regolarmente: il suono. Una grande scultura sonora nel percorso che collega l’ingresso Nord ai padiglioni, di cui i visitatori potranno fare esperienza. Giunge poi alla terza edizione il progetto Oplà. Performing Activities, a cura di Silvia Fanti (Xing), con quattro interventi in programma di artisti italiani per nascita o adozione.

"Resta prioritaria la volontà di inserire performance negli spazi della fiera – prosegue Menegoi – ed è interessante vedere aggiungersi al nostro format volti del tutto nuovi come Jacopo Benassi o Invernomuto, che ha realizzato una composizione con l’ocarina diffusa attraverso il sistema di filodiffusione e altoparlanti". Significativa rimane anche la componente dei ‘talk’, con la sezione rinominata Book Talk, incentrata sulle pubblicazioni recenti. Spicca poi il progetto di fotografia Note di Sguardi, che coinvolge tre quartieri di altrettante città europee: Bologna, Cervia e Berlino.

I PREMI

Numerosi i riconoscimenti assegnati durante Arte Fiera: dal premio dell’Associazione nazionale gallerie d’arte moderna e contemporanea al premio Arte e progetto di Jacobacci & Partners, dal premio BMPS Collection al premio Osvaldo Licini by Fainplast, fino al premio Rotary, al The collectors.chain di Art Defender e al Trust per l’arte contemporanea, ‘new entry’ di questa edizione, istituito nel 2020 da Fondazione Carisbo, Fondazione del Monte e BolognaFiere.