Ahi ahi Champions amara

La notte non porta punti e sorrisi. Ma la squadra comunque cresce. .

La notte non porta punti e sorrisi. Ma la squadra comunque cresce. .

La notte non porta punti e sorrisi. Ma la squadra comunque cresce. .

E’ il 5 novembre 2024. Nella stessa giornata, il Milan espugna il Bernabeu, piegando il Real Madrid. Il Bologna e Vincenzo Italiano ancora non sanno che, la sublimazione di una stagione fantastica, si consumerà contro i rossoneri. E’ il 5 novembre e, la sfida contro i francesi del Monaco, sembra l’occasione più ghiotta per muovere la classifica. Dopo aver pareggiato 0-0 all’esordio, con lo Shakhtar, il Bologna ha incassato due sconfitte. Tanti complimenti, tanti applausi, ma alla fine, in Champions, che il Bologna torna a gustare dopo sessant’anni, finiscono nelle mani del Liverpool e dell’Aston Villa.

Il Dall’Ara è carico, sembra la notte adatta per conquistare la prima vittoria. Ma non abbiamo fatto i conti con Kehrer, che a quattro minuti dal novantesimo segna il gol partita. E il Bologna? Non solo non vince, ma nemmeno pareggia e vede sempre più da vicino l’eliminazione dalla Champions. Anche se nessuno, sia chiaro, all’inizio della stagione, ha chiesto al Bologna e a Vincenzo Italiano di passare il turno. Non è ancora tempo per esultare, almeno in Champions, per il Bologna. Nel gruppo c’è ancora Iling-Junior, che poi saluterà la compagnia. L’olandese Thijs Dallinga, ancora non si parla di pubalgia per lui, continua a essere un oggetto non facilmente identificabile. Nelle pagelle del Carlino il migliore in campo è l’italianissimo Giovanni Fabbian. Il peggiore è il croato Moro. Ma come fa capire Italiano la Champions serve comunque al Bologna. Per crescere.