MARCELLO GIORDANO
Coppa Italia

Freuler, lo stakanovista. Il pupillo di Sartori: dalla Svizzera alla Dea fino al primo trofeo

È arrivato sotto le Due Torri per appena 2,5 milioni di euro. Mediano e anche trequartista: è davvero l’uomo per tutte le stagioni. Nel solo 2024 ha giocato ben 58 gare approdando in Champions.

È arrivato sotto le Due Torri per appena 2,5 milioni di euro. Mediano e anche trequartista: è davvero l’uomo per tutte le stagioni. Nel solo 2024 ha giocato ben 58 gare approdando in Champions.

È arrivato sotto le Due Torri per appena 2,5 milioni di euro. Mediano e anche trequartista: è davvero l’uomo per tutte le stagioni. Nel solo 2024 ha giocato ben 58 gare approdando in Champions.

Giordano

E’ il primo trofeo della sua carriera: e non è poi così strano che sia arrivato al traguardo insieme a Giovanni Sartori, l’uomo che lo scoprì in Svizzera, lo portò a Bergamo e lo ha rivoluto in rossoblù per l’avventura a Bologna.

Ci sono i pallini degli allenatori, Remo Freuler è andato oltre, diventando il pallino del direttore dell’area tecnica rossoblù e insieme hanno riportato il Bologna in paradiso, con la vittoria di Roma, alzando la Coppa sotto il cielo stellato di Roma.

Mediano e trequartista a Bergamo, mediano in rossoblù: semplicemente è l’uomo per tutte le stagioni, quello attorno al qualepotere cucire il centrocampo e la squadra.

Remo Freuler è il termometro tecnico ed emotivo dei rossoblù, più che instancabile, infaticabile.

Lo stakanovista svizzero ha chiuso l’anno solare 2024 con la bellezza di 58 gare giocate, poche meno della stella del Real Vicinicius, che con la casa blanca era andato fino in fondo un anno fa in Champions.

Il che racconta bene come a Freuler nessuno rinunci mai: Vincenzo Italiano, in campionato, Champions o Coppa Italia che sia, ma pure il ct della Svizzera. Ha tagliato il traguardo dei 33 anni, Freuler, che nel 2025 ha giocato 20 delle 21 gare disputate dai rossoblù in campionato, saltando solo Verona per squalifica. Inutile dirlo, ha giocato pure le quattro gare disputate dai rossoblù in Coppa Italia, sempre titolare: a Bergamo, con l’Atalanta, andata e ritorno con l’Empoli e poi la finale con il Milan, dove la mossa di Italiano di schierarlo più avanzato per andare a bloccare la regia di Fofana, abbassando Ferguson davanti alla difesa, è stata una delle mosse determinanti per cambiare l’esito della sfida con i rossoneri rispetto alla gara di campionato.

A 33 anni ha alzato il suo primo trofeo e lo ha fatto a Bologna, dove Sartori lo ha voluto: affare da appena 2,5 milioni, per strapparlo al Nottingham nell’ambito della cessione di Dominguez.

Più che voluto, Sartori lo ha preteso, perché potesse mostrare al Bologna sul campo il percorso di crescita da seguire e gli attenggiamenti necessari, considerato che il club rossoblù aveva come modello quello dell’Atalanta. Freuler era infatti arrivato proprio a Bergamo dal Lucerna per appena 3,5 milioni.

Ha fatto le fortune del centrocampo di Filippo Gasperini dal 2016 al 2022, con 260 partite, 20 gol e 23 assist.

Eppure, a Bergamo, nonostante una semifinale di Champions sfiorata, nessun trofeo.

A Bologna sì, finalmente, dopo 51 anni di attesa.

E c’è la firma di Remo Freuler in calce, uno dei leader maximi, uno che parla poco, tutto serietà, professionalità, capacità di gestirsi in campo e fuori, quello che non può mai mancare.

E infatti, nonostante un contratto in scadenza al 2026, non è escluso un prolungamento di un altro anno, fino ai suoi 35 anni, fino alla data di scadenza del contratto di Italiano. C’è da scommetterci.