
Partita a senso unico contro l’Udinese. Friulani alle corde, ma un solo punto. .
Il Bologna domina la partita, schiaccia l’Udinese, ma alla fine si ritrova tra le mani un punticino. Italiano non sa perché non l’ha vinta, Runjaic non sa perché non l’ha persa. C’è un dato che fotografa benissimo l’assurdo: 22 tiri a 3 per i rossoblù.
Dentro questa fragorosa statistica, pesano tanto i guantoni caldi di Maduka Okoye e il sangue non abbastanza freddo di Dan Ndoye: il portiere friulano para anche le zanzare, l’esterno svizzero – pur tra i migliori – si divora nel primo tempo due gol giganteschi, uno dei quali su assist di tacco di Orsolini. Già, per fortuna che c’è capitan Orso: sempre pericoloso e sempre glaciale dal dischetto, quando al 12’ della ripresa sblocca finalmente la gara, poi riagguantata dai friulani.
"Devo fare i complimenti ai quattro dietro, che hanno concesso davvero pochissimo. Merito anche degli attaccanti e della loro aggressione alta, che ci ha fatto riconquistare in fretta il pallone", sottolinea mister Italiano.
"Volendo cercare il pelo nell’uovo dico che in certe circostanze vorrei vedere la mia squadra riempire di più l’area nelle transizioni offensive e mi aspetto che anche i centrocampisti vadano al tiro", dice però mister Italiano a fine gara, consapevole della qualità della squadra e che, con un po’ di pazienza, sarebbero arrivati anche i risultati", ribadisce il tecnico.