Thiago Faccia a faccia

L’attesa sfida contro l’ex allenatore. Rimpianto Bologna, Motta espulso. .

L’attesa sfida contro l’ex allenatore. Rimpianto Bologna, Motta espulso. .

L’attesa sfida contro l’ex allenatore. Rimpianto Bologna, Motta espulso. .

La prima del Bologna contro l’ex Thiago Motta regala gioie e dolori. Gioie, perché – se è vero che i rossoblù non vincono in casa della Juventus dal 2011 – una partita dominata a Torino è sempre una partita dominata a Torino. Dominata, ma non vinta, perché i bianconeri alla fine sono riusciti a riagguantarlo al minuto 92. E qui sono arrivati i dolori. La squadra di Vincenzo Italiano parte bene con un funambolico Dan Ndoye, che prima a 10 minuti dal fischio d’inizio colpisce un palo a portiere battuto, e poi al 30’ manda in vantaggio i suoi dopo l’assist al bacio di Emil Holm, con un gran destro sotto la traversa. Ecco, gioie, appunto. Come quella che Pobega regala a tutta Bologna all’ottavo minuto del secondo tempo, gelando lo Stadium dopo l’espulsione di Thiago Motta (l’ultima gioia, dirà qualcuno): colpo di tacco di Santi Castro, calcio champagne e 0-2.

I dolori sono tutti della ripresa. Dopo il raddoppio felsineo, la Juve accorcia le distanze con il primo gol in bianconero di Teun Koopmeiners (che dopo anni in doppia cifra a Bergamo, sarà protagonista di una stagione deludente). La partita diventa tutta di cuore e testa e il Bologna vede il traguardo finale pensando di resistere per raggiungere un risultato che manca da troppo. Niente da fare: nel secondo minuto di recupero dopo il 90’ ci pensa Mbangula a pareggiare i conti e a spegnere i sogni di gloria dei rossoblù. Poco importa, perché Italiano uscirà dallo Stadium con più fiducia, più seguaci, più convinzione, nonostante "i due punti buttati", come commenterà amaramente a fine gara.