
Le pensioni di genitori e nonni determinanti per supportare le giovani coppie che cercano indipendenza
Bologna sventola il fazzoletto bianco e saluta da lontano le poltrone dei primi posti, quelli dell’ambito podio, della classifica del Sole 24 Ore. Dopo un 2022 da regina, prima fra tutte, e un 2023 da medaglia d’argento, scalzata da Udine, il 2024 lascia un po’ di amaro in bocca e fa perdere alla città dei Portici sette postazioni. Quest’anno, infatti, il Sole colloca Bologna in nona posizione. A determinare la classifica finale, come sempre, altre sottograduatorie suddivise in precisi ambiti e settori, che fotografano lo scenario cittadino e la qualità della vita delle Due Torri. Il nostro viaggio parte dal capitolo ‘ricchezza e consumi’, che riceve un forte scossone: a differenza del 2023, quando Bologna si è piazzata terza conquistando la medaglia di bronzo, il 2024 ci spedisce al diciottesimo posto, preceduti da Vercelli e seguiti da Piacenza. Una performance che rimane nella top twenty, ma che non segue il trend a cui ci eravamo abituati negli ultimi anni. Nel 2022, infatti, Bologna è stata seconda, mentre nel 2020 addirittura primeggiava dall’alto del primo gradino. Prima di questi risultati, comunque, la città ha sempre sostenuto una discreta posizione, non scendendo mai al di sotto della sedicesima postazione, valore otteuto nel lontano 1990. Il 2024, però, cambia le carte in tavola e abbatte il record negativo del ‘90, raggiungendo il diciottesimo posto. Il forte picco in discesa si avverte analizzando alcuni indicatori, come nel settore immobiliare. Per la mensilità di stipendio per comprare casa (per sessanta metriquadri in zona semi centrale su retribuzione media da lavoro dipendente), Bologna è 99esima, mentre per i canoni medi di locazione è 91esima. Ottantasettesimo posto per la disuguaglianza del reddito netto, basato sul rapporto dell’ultimo e del primo quintile. L’indice generale dell’inflazione, invece, colloca la città alla postazione numero 84.
Nonostante il forte calo di posizione e il peggioramento della performance, ci sono alcuni indicatori che premiano la nostra città e la collocano tra le prime dieci più virtuose nella classifica delle 107 totali. Doppia medaglia di bronzo in due categorie: il valore aggiunto per abitante posiziona Bologna al terzo posto, con un valore che di 44 mila euro a valori correnti. Un dato leggermente in crescita rispetto a quello dello scorso anno, quando nel 2023 la posizione è sempre stata la terza in questa ‘manche’, ma con un valore di 43,5 mila euro. La seconda medaglia di bronzo, invece, arriva da un altro indicatore, quello dei pensionati con reddito pensionistico di basso importo, con un valore percentuale di 6 %. Posizione numero cinque, invece, per la retribuzione media annua dei lavori dipendenti totale, con un ammontare di 26.610 euro. Concludendo, cresce del 6,2% il valore aggiunto pro capite rispetto alla media del 6,2% e cresce anche il prezzo medio di vendita degli immobili in euro al metro quadro – sempre rispetto alla media – del 5,3%. Chiude con una frenata del 28,5% la voce del canone medio di locazione, considerato per appartamenti nuovi di cento metri quadri in zona semicentrale.
Mariateresa Mastromarino