Si riparte dal quarto posto conquistato la scorsa stagione in coda alla prima, storica, qualificazione alla poule scudetto. E si riparte, senza Gianpiero Piovani, che era sulla panchina neroverde da sei stagioni, per stupire di nuovo. Con un nuovo allenatore – Gian Loris Rossi, ne leggete sotto – ed una squadra profondamente rinnovata e, perché no, ringiovanita. Il calcio Femminile, a Sassuolo, è una realtà ormai consolidata e la prima squadra è la punta di un iceberg fatto di dieci squadre giovanili – la Primavera è vicecampione d’Italia – e circa 200 atlete tesserate e 50 tra tecnici e istruttori che danno concretezza ad un progetto fortemente voluto dalla compianta Adriana Spazzoli, moglie di Giorgio Squinzi, scomparsa nel 2019.
Progetto sostenuto dalla proprietà neroverde con investimenti importanti, ripagati fin qua da risultati di tutto rispetto cui l’altra metà del cielo neroverde proverà a dar seguito dal 31 agosto, quando la prima gara di campionato opporrà le ragazze di Rossi alla Juventus. Il mercato sta dando forma compiuta all’organico, che come detto è stato radicalmente rinnovato. Aggregando sei ragazze della Primavera (Erica Di Nallo, Mary Clare Petrillo, Naja Poje Mihelic, Manuela Perselli, Emma Girotto, Alessia Guglielmini) alla prima squadra e aggiungendo elementi di comprovata esperienza ad un gruppo che ha inevitabilmente perso elementi di valore. Dalla ‘capitana’ Filangeri, il cui addio si è consumato dopo cinque stagioni, a Giada Pondini, fino a Refiloe Jane, Erica Santoro, Manuela Sciabica, Chiara Beccari, Annahita Zamanian tante e a loro modo ‘eccellenti’ le partenze, compensate da entrate non prive di spessore ed esperienza. Per il centrocampo ci sono la danese Maja Hagemann, la francese Kadidia Traoré, la tedesca Gina Chmielinski e la salvadoregna Samantha Tru Fisher, oltre a Cecilia Prugna (prestito rinnovato con la Roma) e Martina Brustia, rientrata dal prestito alla Sampdoria, per la difesa Sara Caiazzo che arriva dalla Juventus, Aurora De Rita, la stagione scorsa alla Sampdoria, Nadia Fusini, acquistata dal Pomigliano e Valentina Gallazzi, arrivata in prestito dalla Roma, per l’attacco la belga Elena Dhont, che darà manforte a tre certezze dalle quali il Sassuolo non prescinde, ovvero Lana Clelland e Loreta Kullashi e Daniela Sabatino: per la prima 26 gol in 65 gare nelle ultime tre stagioni in neroverde, per la seconda 7 in 25 la stagione scorsa mentre la terza, ancorchè 39enne, è un monumento del calcio femminile italiano e basti dire che in carriera ha segnato 500 gol per capire di cosa si parla. Altre conferme che preserveranno gli equilibri del gruppo quella di Orsi e Philtjens, Brignoli e Monterubbiano e un altro innesto di spessore è Greta Adami, centrocampista classe 1992 con 328 gare, uno scudetto, due Coppe Italia e una supercoppa in curriculum, a suggerire come il Sassuolo, anche se parecchio rivoluzionato rispetto a quello della stagione scorsa, riparta sì dal quarto posto della stagione scorsa, ma riparta per sorprendere.
E per aprire, al termine dell’era Piovani, un altro ciclo vincente.
Stefano Fogliani