LUCA RAVAGLIA
Calcio

Cesena, sale l’entusiasmo: "Deve essere contagioso"

La città si prepara al grande evento, sognando ancora una volta in grande. L’assessore Castorri: "In palio c’è la vittoria di un’intera comunità".

La città si prepara al grande evento, sognando ancora una volta in grande. L’assessore Castorri: "In palio c’è la vittoria di un’intera comunità".

La città si prepara al grande evento, sognando ancora una volta in grande. L’assessore Castorri: "In palio c’è la vittoria di un’intera comunità".

Sarà anche vero che gli italiani sono un popolo di allenatori di calcio (con tanto di certificazioni ufficiali rilasciate ai tavoli dei bar di tutto il Paese) ma è anche vero che il primo requisito che spinge a infervorarsi, recriminare, borbottare, esultare ed entrare nel merito di questioni tecniche, tattiche e di gestione dei budget della campagna acquisti, è la passione. La passione a Cesena di certo non manca. La città e la sua squadra di calcio: dal gonfalone in Comune, alle bandiere in curva, ogni cosa è bianconera . Non per caso. E dunque siamo qui, nella seconda metà di maggio, con una buona fetta di squadre di serie B già in vacanza, che ancora mordiamo il freno, che contiamo i minuti. Perché per il Cavalluccio la stagione non è ancora finita e una volta che siamo qui, alle porte dei playoff, l’unica cosa da fare è provare a entrare e arrivare fino alla stanza del tesoro, che vale la serie A. Ci sono migliaia di persone ad augurarselo, che ora respirano a pieni polmoni l’aria di un entusiasmo che dopo la ripartenza dalla D e il pantano della C, sembrava non appartenere più a queste latitudini. E invece no.

"I punti sono sempre da fare – riflette l’assessore allo sport Christian Castorri – e noi quest’anno ne abbiamo fatti 53. Non pochi. Sono valsi la salvezza e ci hanno portato a pari merito con la sesta forza del campionato, il che vuol dire che soltanto cinque squadre ne hanno collezionati più di noi. Due delle quali sono già state promosse. La questione ruota tutto attorno a questo: davvero si poteva fare di più?".

Questa squadra non ha ricevuto i meriti che le spettano?

"Non è lì che voglio arrivare. Anche da tifoso, mi piace essere obiettivo. E obiettivamente, non venitemi a dire che aver conquistato qualche punto in più avrebbe cambiato le cose. No, l’unico traguardo migliore di quello che abbiamo raggiunto è la promozione diretta. Il Cesena neopromosso era stato assemblato per quello? Andiamo… No".

Ora cosa può fare la squadra?

"Tutto. Chiunque arriva ai playoff, li può vincere. Certo, c’è chi ha maggiori chance, ma ognuno è legittimato a pensare di poter arrivare fino in fondo. Gli almanacchi sono pieni di casi che lo dimostrano".

Il Castorri tifoso ha seguito la squadra?

"In casa, sempre. Con l’aggiunta di 14 trasferte".

Dunque ha pieno titolo di dire la sua…

"Eccomi: ribadisco che alla promozione ci dobbiamo puntare. Per riuscirci serve essere tutti compatti: se l’intero ambiente ci crede e spinge, spinge forte, dalla stessa parte, niente è impossibile. L’entusiasmo può fare la differenza. Deve partire dalla squadra, dal tecnico e dai giocatori, che hanno il compito di dimostrare di crederci sul serio. Cesena, la città e i suoi tifosi, saranno lì, al loro fianco".

Che ruolo ha il bel gioco?

"Ricordo un allenatore, Giuseppe Terenzi, al tempo al Santarcangelo. Negli ani tra il 2002 e il 2005 ero stato il suo vice. Gli chiesero conto di una vittoria per 1-0 un po’ troppo risicata. Lui rispose dicendo che in ogni caso più di tre punti non li danno… Sposo quella linea. Conta solo vincere".

Il calcio è un mondo a parte? "No, senza frasi fatte. Il Cesena in serie B ha già portato importanti ritorni per la comunità, sotto svariati punti di vista, a partire da quelli legati alla visibilità. Non sono parole, ma fatti: il campionato di Serie B è molto seguito, muove tifoserie da tutta Italia. Più si sale di categoria, più i risultati si amplificano. Non vale solo per il calcio, ma lo sport in generale. E’ bello, gratificante ed entusiasmante identificarsi nelle squadre e nei campioni di casa propria. Nella nostra città si praticano tante discipline ad alto e altissimo livello: è un vantaggio per tutti. E uno spettacolo da vedere".