In questa epoca in cui impera il merchandising, dove le squadre di calcio fanno a gara nel presentare casacche spesso strane e inedite, e che comunque hanno poco a che vedere con la tradizione, ecco che il Modena è andato controcorrente presentando una divisa, quella per la stagione 2024/25, che richiama tempi andati e pieni di storia.
La New Balance, sponsor tecnico dei canarini per il terzo campionato consecutivo, è andata a ripescare un disegno che andava forte negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, e non solo alle nostre latitudini. Stiamo parlando della fascia diagonale sul davanti della casacca, una soluzione grafica che spesso è stata usata per le maglie da trasferta, ma che anche sulle cosiddette ‘home’ ha sempre ottenuto un grosso gradimento. Tre le soluzioni adottate per altrettante divise: la prima, naturalmente gialla, porta la fascia diagonale blu; la seconda è bianca, porta una fascia gialloblu, mentre la terza è assolutamente una novità, nera con fascia diagonale gialla.
Tutte e tre, tra l’altro, con il più classico dei colletti, quello a girocollo. Stesso tema anche per le maglie dei portieri, una azzurra con diagonale blu e l’altra fucsia con diagonale nera. Dicevamo di un richiamo alla tradizione, per un disegno che sulle casacche dei canarini si è visto in più di una stagione negli anni passati, ad esempio all’inizio degli anni cinquanta; più recentemente, la maglia gialla con fascia diagonale blu ha fatto la sua apparizione nella prima gara giocata dal Modena nella massima serie della celeberrima ‘Longobarda’ di Gianni De Biasi, dopo la promozione arrivata dopo ben trentotto anni di assenza dal campionato di serie A. La gara fu quella persa al Braglia contro il Milan per 0 a 3, giocata il 14 settembre del 2002. Nell’occasione la casacca, che intendeva anche festeggiare i novant’anni dalla fondazione del club, era anche molto ‘retrò’, con il colletto e i laccetti. La maglia blu con fascia gialla, che è quella che un po’ tutti si aspettavano, poi stupiti dalla scelta della società di usare il nero, colore assolutamente inedito, al posto del blu, senza andare a perdersi nella notte dei tempi, ha invece fatto la sua apparizione in tempi più recenti; la ricordiamo ad esempio in un Chievo-Modena, in serie B, il 15 settembre 2007, in un campionato in cui la prima maglia, al contrario, era più tradizionale e completamente gialla, con l’unica eccezione del derby casalingo con il Bologna del 3 novembre dello stesso anno. La doppia fascia diagonale gialloblu sulla maglia bianca è apparsa in qualche occasione a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta.
Nel mondo, questa soluzione grafica ha sempre trovato proseliti: per quel che riguarda le squadre nazionali ad esempio, viene subito in mente quella del Perù, che ha la caratteristica che vede proseguire la fascia colorata anche sulla parte posteriore della maglia. Tra i club, ma spesso solo nelle maglie da trasferta e nelle terze casacche, in Italia la soluzione, tra passato e presente, è stata adottata tra le altre, in tempi diversi, dal Mantova, dalla Sampdoria, dall’Inter, dal Bologna, dal Catania.