Le aziende accolgono migliaia di buyer esteri

A Parma tremila realtà del territorio pronte a mostrare le proprie eccellenze: previsti oltre 70mila visitatori. Cresce l’export extra Ue

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Sarà un anno difficile per l’agroalimentare italiano, tra inflazione e rischio di flessione dei consumi interni, ma l’arrivo degli investimenti del Pnrr e la continua crescita dell’export nelle geografie chiave possono consentire un ulteriore crescita del comparto nel medio periodo. Ne parleranno i rappresentanti della filiera a Cibus 2022, da oggi a venerdì, organizzato da Fiere di Parma e Federalimentare. Cibus è la fiera dei territori: da quasi 40 anni a Parma si celebra la capacità del Made in Italy alimentare di crescere rispettando e valorizzando la propria tradizione Migliaia di buyers esteri torneranno finalmente in Italia nella Food Valley, per implementare i propri assortimenti con prodotti autentici offerti da oltre tremila espositori, un unicum a livello mondiale come la fiera che li rappresenta. Già registrati anche 50mila operatori professionali italiani della distribuzione e della ristorazione, che a Cibus non solo incontrano tutti i loro fornitori, ma trovano idee e soluzioni per tutti i canali del Food&Beverage. Arriveranno duemila top buyer da Usa, Europa, Medio Oriente, Sud America e Asean.

Ai top buyers italiani ed esteri è destinato il programma Cibus destination, visite guidate e percorsi tematici in fiera e sul territorio. I prodotti più innovativi saranno esposti in fiera nell’area Cibus Innovation Corner, selezionati da una giuria di esperti. Saranno in parte destinati all’export che presenta aspetti positivi, specie per quanto riguarda l’area extra Ue, meno penalizzata dagli effetti della guerra in Ucraina, che nel 2021 ha rappresentato il 42,6% delle esportazioni alimentari italiane. In particolare, il mercato USA ha registrato un aumento del 14% sull’anno precedente.

Questa è la prima edizione di Cibus ‘carbon neutral’. La ‘carbon neutrality’ è un processo che include la misurazione delle missioni, l’individuazione di un piano di riduzione e la compensazione delle emissioni residue attraverso crediti di carbonio certificati di alta qualità, che finanziano progetti di mitigazione dei cambiamenti climatici e promuovono lo sviluppo sostenibile. La certificazione è stata resa possibile grazie alla partnership tra Fiere di Parma e Carbonsink, la società di consulenza leader in Italia nella progettazione di strategie climatiche.

"L’ICE-Agenzia anche quest’anno ha accolto l’invito di Cibus a sostenere e accompagnare le imprese italiane del settore agroalimentare – spiega il direttore generale di ICE Roberto Luongo –. E lo ha fatto sia a partire dalla fase preparatoria della manifestazione che sotto data: numerose le azioni di comunicazione su alcune delle più illustri testate mondiali del food e un incoming di 390 fra buyer specializzati e giornalisti di settore provenienti da 42 Paesi. L’ICE-Agenzia e il ministero degli Affari esteri intendono così confermare il loro contributo al sostegno dell’agroalimentare italiano, che nel 2022 guarda al suo consolidamento sui mercati tradizionali di sbocco, Ue, Usa e Canada, e quelli in evoluzione come i Paesi del Golfo o, in estremo oriente, come il Giappone e la Cina".

Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare, sottolinea: "Se c’è una cosa che gli ultimi anni ci hanno insegnato è l’importanza, data troppo spesso per scontata, del Food&Beverage. Internamente, il comparto rappresenta un vero e proprio vettore di coesione sociale, mentre se guardiamo all’export, le nostre eccellenze nel mondo continuano a rappresentare una fonte di ricchezza tramite la quale possiamo aiutare l’economia del Paese. E Cibus, come vetrina dei prodotti alimentari del Made in Italy deve ricordarci proprio questo: anche in condizioni difficili come quella che stiamo affrontando, è importante celebrare i nostri prodotti, farlo con buyer italiani ed esteri, ricordando il grande valore di ciò che produciamo in termini economici e in termini sociali".

Sul ruolo di Cibus, Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parma, aggiunge: "Cibus negli ultimi due anni non si è mai fermato: supportando il sourcing degli operatori esteri con MyBusinessCibus.com; organizzando CibusForum nel drammatico 2020, inaugurando la ripartenza delle fiere nel settembre 2021 e presidiando con un proprio padiglione Expo Dubai. Perché da 40 anni è questa la missione che condividiamo con Federalimentare:

difendere l’authentic Italian e supportare le nostre esportazioni. Cibus torna già ai livelli pre-pandemia per qualità e quantità di espositori, oltretremila, tutti rigorosamente italiani, e 70mila visitatori attesi, rigorosamente professionali, di cui oltre il 10% esteri". Per l’elenco completo delle attività consultare: cibus.itprogetti-speciali e cibus.itconvegni-2022.