JACOPO GOZZI
Cultura 

Alimenti anti-intolleranze, Nuvola Zero fa centro

La start - up fondata da Di Stefano, a sua volta allergico ai lieviti, ha brevettato prodotti senza carboidrati, zuccheri, lattosio e glutine

Alimenti anti-intolleranze, Nuvola Zero fa centro

La start - up fondata da Di Stefano, a sua volta allergico ai lieviti, ha brevettato prodotti senza carboidrati, zuccheri, lattosio e glutine

Non tutti i mali vengono per nuocere. Mai come nel caso di Nuvola Zero, questo proverbio risulta appropriato: il segreto all’origine della startup carpigiana, infatti, è da ricercarsi nella severa allergia ai lieviti che affligge l’attuale titolare, Cesare Di Stefano. Fondata nel 2021 da Di Stefano insieme a Sabrina Venturelli e Sonia Ruggiero, Nuvola Zero è la prima azienda italiana ad aver brevettato prodotti alimentari made in Italy senza carboidrati, zuccheri, lattosio, lieviti e glutine.

È certificata Ifs e sta conquistando sia il mercato italiano, sia quello internazionale, grazie all’innovazione e alla qualità dei suoi prodotti. La startup è cresciuta in maniera rapida, e dopo aver raddoppiato il fatturato ogni anno, ha lanciato una campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd per raccogliere 2 milioni di euro e raggiungere i principali supermercati di Spagna, Francia e Germania: l’iniziativa durerà fino al 23 ottobre di quest’anno e permetterà all’azienda di espandersi sul mercato internazionale.

La sede legale di Nuvola Zero si trova a Carpi, con il laboratorio di produzione a Modena e un magazzino logistico a Fiorano, anche se, vista la richiesta, mira ad aprire nuovi laboratori. Il titolare è ancora incredulo del successo ottenuto finora.

"Vista la mia allergia – racconta Di Stefano – qualche anno fa, avevo iniziato a sperimentare la produzione di pane, pizza e brioches a casa, usando agenti lievitanti alternativi che, oltre a farmi stare meglio, mi hanno portato a perdere 20 chili di peso. È stato così che mi è venuta l’idea di aprire la startup, ma non mi aspettavo di intercettare un bacino così ampio di possibili clienti".

"Il punto di forza dei nostri prodotti – spiega il titolare – è la possibilità di soddisfare una gamma immensa di esigenze: si va dal cliente sportivo a chi segue una dieta specifica, senza dimenticare chi soffre di diabete, celiachia e gli intolleranti al lattosio; inoltre, naturalmente, anche chi desidera semplicemente mantenersi in forma". Grazie all’esperienza precedente di Di Stefano nel settore cartotecnico con l’azienda Expoterra, specializzata nella produzione di dispositivi per punti vendita, Nuvola Zero ha potuto accelerare rapidamente lo sviluppo della sua logistica e produzione. Oggi, Nuvola Zero è presente in quasi 500 punti vendita in Italia, inclusa la grande distribuzione organizzata.

Inoltre, grazie al suo e-commerce, l’azienda sta conquistando mercati esteri come Francia, Germania, Spagna e Svizzera. "Nuvola Zero – prosegue Di Stefano – è l’unica azienda europea con quattro brevetti che coprono sia le ricette innovative, sia i processi industriali e produttivi. Il prodotto che ci rende più orgogliosi, attualmente, è il Cloudbread, un sostituto del pane senza carboidrati, è diventato virale sui social media con oltre 110 milioni di visualizzazioni".

Nel 2023, l’azienda ha raggiunto un fatturato di 1,2 milioni di euro con un margine EBITDA del 13%, e prevede di fatturare circa 2,5 milioni nel 2024. Con una produzione attuale di 10.000 prodotti al giorno e una richiesta di mercato che supera i 25.000 prodotti giornalieri, Nuvola Zero sta già lavorando per ampliare la capacità produttiva con nuovi macchinari e laboratori, introducendo anche nuove linee di prodotti come piadine, basi per pizza e pancake. Il team di Nuvola Zero, composto da 11 dipendenti e una decina di collaboratori esterni, è altamente specializzato e vanta esperienze professionali diverse.

"Il fattore umano – sottolinea Di Stefano – è fondamentale per noi. Abbiamo bisogno di continuare a crescere e stiamo pianificando l’ampliamento del team entro il 2024". "Nuvola Zero – conclude Di Stefano – è nata da un’esigenza personale, ma è diventata un progetto condiviso e sostenuto da tante persone. Adesso, non vediamo l’ora di allargare la nostra famiglia".