MARIA SILVIA CABRI
Cultura 

Budrione, sport e salute immersi nella natura

Distese di campagna ma anche una attiva vita sociale grazie al circolo ’Rinascita’. E al centro Loto riabilitazione a contatto con gli animali

Budrione, sport e salute immersi nella natura

Distese di campagna ma anche una attiva vita sociale grazie al circolo ’Rinascita’. E al centro Loto riabilitazione a contatto con gli animali

Sono poco più i 1200 gli abitanti di Budrione (Buderiòun in dialetto carpigiano), una frazione del comune di Carpi, che dista circa sei chilometri dal centro città.

Distese di campagna, atmosfera onirica, e un paesaggio bucolico, ma al tempo stesso una intensa vita sociale, sportiva e culturale: queste alcune delle ragioni che portano i residenti di Budrione ad essere molto orgogliosi della loro appartenenza alla frazione.

La maggior parte sono nativi della frazione che hanno scelto di restare ad abitare a Budrione, ma ultimamente la frazione si sta popolando anche di giovani coppie con bimbi che hanno scelto di vivere nelle nuove zone residenziali, per un approccio quotidiano più tranquillo e lontano dalla frenesia della città.

Per tutti, comunque, esiste un vero e proprio punto di riferimento, l’autentico ‘polo’ della frazione, che è il Circolo Ricreativo Culturale Sportivo Budrione ‘Rinascita’ Asd e Aps, di via Marte.

Una realtà nata nel 1970 e più attiva che mai: "Sono oltre 300 i soci iscritti – afferma il presidente Carlo Barbieri –. Siamo oggettivamente un punto di riferimento per la frazione ma non solo: il circolo è frequentato anche da tanti carpigiani, vista la varietà dei servizi offerti".

Lo sport è sicuramente uno degli ambiti più ‘gettonati’: dal tennis al biliardo, alle bocce, al calcio a 5 e a 11.

"L’attività tennistica è sicuramente quella più attiva – prosegue il presidente – ci sono dei bei campi e ogni anno ospitiamo più tornei. Ma non sono da meno le altre discipline: abbiamo avuto per due mesi consecutivi i campionati nazionali di biliardo e a livello di bocce organizziamo da 45 anni il ‘Pallino d’Oro’, la gara internazionale più importante a livello europeo.

Poi ancora calcio amatori e terza categoria, una scuola di ballo, e a questo ovviamente si aggiunge la tipica attività di un circolo Arci, quale centro di aggregazione specie per le persone anziane: carte, pinacolo, gnocco fritto, e ogni altra occasione per stare insieme".

Accanto al circolo ci sono anche il ristorante/pizzeria e il bar, altri luoghi di ritrovo per la frazione e apprezzati pure da clienti che vengono da fuori.

Si trova a Budrione anche l’aeroclub di Carpi, che il 19 settembre 2021 è stato fortemente danneggiato dalla violenta tromba d’aria che viaggiando a 300 km orari orari ha distrutto sei aerei, così come un hangar, lasciando della Club House del 2020 solo lo scheletro esterno: a luglio 2023 la Club House, completamente ristrutturata, è stata inaugurata alla presenza di varie autorità oltre che dei soci dell’Aeroclub.

Ha sede a Budrione ma clienti che vanno da Carpi a tutta la bassa fino a Finale Emilia e Castelfranco la ‘Tecnom.a.c’ di Ruggero Ligabue & C., che garantisce assistenza caldaie.

"La realtà è stata fondata nel 2007 da mio padre Ruggero – racconta il figlio Nicholas che lavora con lui –. Anche mamma lavora con noi, in amministrazione. Io ho 30 anni, sono nato a Budrione e ho anche comprato casa qui perché si sta bene, fuori dal traffico, dal problema dei parcheggi, nella tranquillità e poi, essendoci meno cemento, d’estate ci sono due gradi in meno!".

C’è poi una realtà unica nel suo genere a Budrione: il Centro riabilitativo ‘Loto’, fondato dalla dottoressa Silvia Gozzi nel 2021, dove, tra da conigli, lepri, galline e, appunto, alpaca sono accolti ragazzi con difficoltà relazionali e di comunicazione, autistici o con ritardi cognitivi per offrire loro un contesto naturale diverso dal solito in cui osservare ed esprimersi.

Sempre natura al centro alla vitivinicola ‘Fangareggi’, azienda agricola a conduzione familiare che dal 2005 ha ripreso l’antica tradizione della viticoltura, tramandata da nonni e bisnonni da ben quattro generazioni e che dal 2022 ha aperto una sede anche a Budrione: "Avevamo un vigneto anche qui – afferma Matteo Fangareggi, titolare con il papà Giuseppe – e abbiamo comprato il vicino capannone per farci la cantina e l’accoglienza ospiti.

Produciamo – spiega – 55/60mila bottiglie di vino biologico l’anno, al 60% facciamo export, e poi facciamo gli eventi in vigna (siamo stati i primi in zona a farli, a Correggio, nel 2016) e le degustazioni. Si sta davvero bene qui!".