Capitan Urbinati "Da anni porto i turisti a spasso per il mare E giochiamo ai pirati"

E’ rimasto l’unico a organizzare ogni giorno gite al largo. Partenza dal porto per vedere i delfini da vicino . E qualche volta capita anche di avvistare gli sceicchi .

Capitan Urbinati "Da anni porto i turisti a spasso per il mare E giochiamo ai pirati"

Ammirare la costa dal mare, lasciandosi cullare dalle onde, è il sogno che accomuna tutti i turisti. Ad esaudirlo è l’ultimo traghettatore riccionese, Maurizio Urbinati, capitano della ‘Musichiere’, più nota come Green eyed princess, ogni giorno in partenza dal porto canale di Riccione per la gita al largo, dove spesso a sorpresa si possono ammirare anche i delfini.

Capitan Urbinati, le escursioni hanno già preso il via?

"Siamo partiti la prima settimana di giugno e andremo avanti fino a metà settembre. Facciamo quattro uscite quotidiane di un’ora e mezzo, a volte due. La mattina partiamo alle 8,30 e alle 10 per fare il giro panoramico e vedere il meraviglioso entroterra a un miglio dalla costa. Per molti è davvero una sorpresa, mentre ammirano il panorama io spiego che proprio sull’onda di questo bellissimo hinterland e dei suoi suggestivi borghi, a Riccione sono nati i Bike Hotels che ospitano gli amanti delle due ruote. Di pomeriggio usciamo alle 14,30 e alle 17,30 con meta Portoverde".

Sulla barca cosa succede?

"In collaborazione con alcuni alberghi convenzionati giochiamo ai pirati. I bimbi arrivano tutti truccati in tema e anch’io mi travesto. A bordo si raccontano delle storielle e non manca il tesoro che di fatto consiste nelle caramelle custodite in un forziere. Si divertono i piccoli, ma ancora più gli adulti, calandosi nella parte, fanno quelle cose che da grandi non potrebbero più fare, in pratica ritornano bambini. A darmi una mano è Reinaldo (Rey) Sanchez, il mio marinaio cubano, con me da vent’anni, molto folcloristico quando facciamo questo gioco. Può pure succedere di avvistare dei delfini. L’anno scorso li abbiamo visti spesso, seguono i branchi di pesce, soprattutto sardine, sotto riva nel periodo di riproduzione, per cui si avvicinano alla costa".

A bordo si può anche mangiare?

"Si può cenare o pranzare, ma noi mettiamo a disposizione solo la location nel porto di Riccione, non somministriamo gli alimenti. Se li portano dietro gli ospiti o vengono forniti dai delivery o dai ristoranti contattati direttamente dai clienti. Vale anche per chi vuole fare compleanni, addii al celibato o al nubilato, com’è capitato in questi giorni".

Da quanti anni traghetta i turisti in mare?

"Questa per me è la quarantaseiesima stagione, ma a Riccione, dove ho anche la Gente di mare Azzurra Alisea, un 47 piedi firmata Sciarrelli che affitto, e una cantieri portamare originale del 1963, è la trentaduesima. A Rimini avevo la motonave Europa, che ora fa servizio a Venezia".

Le sono mai capitati clienti particolari?

"Gli anni scorsi abbiamo portato in barca diversi sceicchi che soggiornavano in hotel come l’Atlantic e il Grand Hotel Des Bains e poi tanti altri personaggi facoltosi e influencer, portati dall’hotel Dory, il primo albergo che anni fa ha lanciato l’animazione con i pirati".

Come mai l’idea di fare il marinaio?

"Mio babbo Enrico ha cominciato a lavorare proprio a Riccione con i cutter nel 1956, allora qui ce n’erano ventisette, mentre ora a portare i turisti in mare sono rimasto io. A Rimini c’è solo la motonave Lady Cristina (Bella Rimini), a Cattolica la Queen Elisabeth e sei cutter, un altro è a Portoverde e viene a caricare i bagnanti in zona termale. In quanto a Riccione, nel momento in cui smetterò di lavorare sarà un problema, perché non ci sono giovani formati per fare i comandanti e direttori di macchina. Non c’è più il cambio generazionale, tant’è che nei nostri gruppi delle motonavi trasporto passeggeri in Italia, c’è una ricerca sfrenata per queste figure qualificate".

Nives Concolino