C’era una volta… Comincia così, come una fiaba, la storia del Caffè Concerto Zanarini, in viale Ceccarini, che nella prima metà del secolo scorso con clienti di gran classe ha fatto vivere serate da sogno a migliaia di ospiti. Lo storico locale, ora Blue Bar Cafè, come pure l’Hotel New Zanarini e l’omonima arena cinematografica con annessa sala giochi, da decenni sono stati ceduti ad altri imprenditori, ma i fratelli Matteo e, soprattutto, Enrico e Francesca Zanarini (nella foto) sono rimasti legati a Riccione da quel filo rosso che per decenni ha unito prima il nonno, commendatore e cavaliere Enrico Zanarini, e poi il papà Giorgio.
Perché la vostra famiglia ha puntato su Riccione?
"Tutto partì nel preguerra, quando l’azienda del nonno Enrico contava tra le ventitrenta pasticcerie e caffè, aperti tra la sua Bologna, Imola, Forlì e Rimini, allora al centro del mondo. Nel frattempo il Duce era arrivato a Riccione, dove tuttora si trova Villa Mussolini. Tra la sua famiglia e la nostra esisteva un’amicizia, non politica, così anche il nostro nonno decise di aprire dei locali nella Perla Verde, che proprio per la presenza del Duce era diventata la famosa Perla. Così anche nostro padre Giorgio con le sue sorelle andava al bagno con i figli di Mussolini".
L’investimento non fu limitato?
"La pietra miliare fu il caffè danzante, antesignano delle discoteche. Allora in viale Ceccarini c’erano solo lo Zanarini e il Delbianco (poi diventato Green Bar, ora Primadonna). Tutta la gioventù che frequentava la riviera romagnola la sera si ritrovava a ballare lì con l’orchestrina. Tuttora incontriamo persone che conoscendoci ci dicono: lo sapete, io esisto perché mamma e papà si sono conosciuti nel vostro locale. Erano tempi in cui, prima e dopo la guerra era tutto romantico, meraviglioso e fantastico. Nel 1948 il nonno poi morì lasciando tutto in mano a nostro padre, che sviluppò maggiormente la pasticceria, mettendo un po’ da parte il caffè danzante".
Sviluppò intanto altre attività?
"Dietro alla pasticceria, assieme a un socio (Lazzaretti), aprì la prima sala giochi e di fianco il Cinema Arena Zanarini. In seguito, negli anni Sessanta, sull’altro lato di viale Corridoni, investì il tutto nella costruzione del New Hotel Zanarini, che aveva alti standard, di buon gusto, con ristorante e caffè in giardino. Nonostante sia poi stato ceduto ha mantenuto il nostro nome, come la pasticceria di Bologna che si trova nel portico dell’Archiginnasio".
L’albergo visse così i suoi fasti?
"Nel giardino dell’hotel nostro padre diede spazio alla sua passione per il jazz, proponendo musica trequattro volte a settimana, mentre al Florida, Savioli, Vallechiara, Villa Alta e altre discoteche si ballava. Si dava così seguito al caffè di mio nonno. Si organizzavano anche sfilate di moda con capi Shubert, Lancetti, Kent, Paco Rabanne, Christian Dior, pellicce Richmond e altri ancora. Così è stato finché Giorgio ha venduto l’albergo ed è emigrato in Australia col suo amico Walter Chiari, grandissimo frequentatore dell’hotel, come pure Ornella Vanoni, Mina e tantissimi altri artisti. Nel librone degli ospiti figurano anche Mike Bongiorno, Iva Zanicchi, Nunzio Filogamo, Alida Chelli e Paola Quattrini. Papà aveva poi una barca con la quale portava in giro i turisti, si faceva il bagno al largo e si tornava. Aveva pure il barchino Leo con il quale andava a pescare con un marinaio che tutte le mattine portava il pesce fresco catturato con le sue reti, soprattutto triglie e canocchie".
Riccione resta nei vostri cuori?
"Anche se viviamo altrove, torniamo sempre molto volentieri (soprattutto Enrico impegnato in un’agenzia di marketing sportivo, specializzata nei motori, e che per quattro mesi all’anno vive nella villa di Formentera, quando torna fa sempre tappa da Fino e da Gher. Così al Bagno Natalina, dov’è ancora scritto New Hotel Zanarini). Durante le vacanze riccionesi abbiamo allacciato tante amicizie, a partire da quella con i Savioli che organizzavano grandi cose. Finite le scuole, i nostri genitori ogni anno si trasferivano per quattro mesi a Riccione, in case prese in affitto.
Nives Concolino