GIORGIO COSTA
Economia

DMO di Russi: espansione e traguardo di 100 milioni di ricavi nel 2024

Gabriele Silvagni guida DMO verso i 100 milioni di ricavi nel 2024, puntando su espansione e noleggio di macchine movimento terra.

Il board DMO: Gabriele Silvagni, Alessandra Silvagni, Emanuele Bianchedi

Il board DMO: Gabriele Silvagni, Alessandra Silvagni, Emanuele Bianchedi

Gabriele Silvagni, 70 anni, mente e guida della DMO di Russi (Ravenna), ha l’impresa nel sangue e il cuore gli batte per le macchine da movimento terra. In maniera progressiva ma costante DMO è cresciuta, "abbiamo inserito nuovi marchi e nuovi prodotti, abbiamo allargato i territori che seguivamo con la vendita, erogando fin dall’inizio un ampio ventaglio di servizi, tra i quali fin da subito spiccava il noleggio; se noi oggi fatturiamo 20 milioni di euro in noleggi, soprattutto con macchine di nostra proprietà, non è un caso". Develon e Bobcat sono i marchi su cui DMO punta con decisione. E il presente è fatto del traguardo dei 100 milioni di ricavi che sarà raggiunto nel 2024.

"Ci manca pochissimo all’obiettivo – racconta Silvagni – ma sono fiducioso perché stiamo vendendo macchine importanti, offriamo un servizio globale a 360 gradi e molti operatori si rivolgono a noi con fiducia sia per l’acquisto che per il noleggio. Abbiamo a disposizione oltre 700 mezzi, dai più piccoli ai più grandi e siamo una certezza per tutti coloro che devono muovere dei materiali".

Sì, perché le macchine DMO possono muovere di tutto dai rifiuti allo zucchero passando per la terra senza trascurare il settore dell’oil and gas. Una visione che, spiega Silvagni, "ci ha portati a reinvestire tutte le risorse ottenute in un importante e ambizioso processo di strutturazione industriale che si è concretizzato nell’apertura di filiali a Milano, ma anche a Verona, Udine e Bologna e nell’ampliamento e ammodernamento della sede di Russi, che ha raggiunto i 42.000 metri quadri di cui 8.000 coperti e che crescerà ancora, nell’immediato futuro, di oltre 10.000 metri quadri. Abbiamo anche investito nell’efficientamento e nella modernizzazione dei nostri processi, puntando a dare un servizio di after sales sempre più veloce e puntuale, non solo con l’ausilio di un nuovo e moderno magazzino verticale, ma implementando con decisione sistemi di gestione informatici di ultima generazione".

Ora DMO guarda con fiducia ai grandi lavori, sia di quelli targati Pnrr sia delle tante infrastrutture che circondano Ravenna, ma non solo, visto che l’operatività dell’azienda è in tutto il Nord Est. Dalle elettrificazioni ai cablaggi, dall’industria al porto di Ravenna, dai cereali ai magazzini merci DMO è presente dai grandi lavori al piccolo artigiano mettendo a disposizione una flotta di mezzi tarati per tutte le necessità. "Tutte le attività edili e infrastrutturali nel centro-nord sono per noi – spiega Silvagni – una importante opportunità di crescita e stiamo guardando con attenzione ad altri territori in cui svolgere la nostra attività di vendita e di noleggio oltre a Veneto, Lombardia e Friuli".

E se il 2024 si chiuderà raggiungendo (o quasi) i 100 milioni di ricavi, il 2025 si presenta con qualche incognita ma i cantieri del Pnrr sono ancora in piena attività e si profilano all’orizzonte occasioni importanti come il passante di Bologna, e le opere per i giochi invernali Milano-Cortina. L’edilizia, privata, invece appare in flessione ma potrebbe essere compensata da altre grandi opere. Attualmente la vendita dei mezzi pesa per l’80% ma il noleggio sta crescendo e vale circa il 20% dei ricavi e ad esso si affianca la componente di servizio. Per stare al passo occorre investire in formazione anche su questo capitolo DMO non si tira certamente indietro.