
La demolizione delle torri Hamon dove sorgerà il parco fotovoltaico in via Trieste. Fornirà energia anche alle navi da crociera
Efficacia e sostenibilità. Al porto di Ravenna è partito il progetto 5G. Verrà cioè realizzata la ‘Mobile Private Network 5G’, una rete che coprirà l’intera area garantendo connettività ultra-veloce, comunicazioni istantanee e massima sicurezza nella gestione dei dati. Questa tecnologia consentirà di ottimizzare il traffico delle merci, ridurre i tempi di attesa delle navi e migliorare il coordinamento tra tutti gli attori del porto. L’Autorità Portuale sta anche sviluppando nuove funzionalità sul ‘Port Community System’ e ha attivato il sistema di gestione ferroviaria ‘Rail Management Platform’ in modo da ottimizzare i collegamenti intermodali. Entro l’autunno inoltre è prevista anche l’attivazione dei varchi virtuali, oltre al ‘Digital Twin’, una replica digitale dello stesso porto che consentirà simulazioni avanzate e una pianificazione più efficace delle attività.
Ma se il 5G fornirà una tecnologia avveniristica allo svolgimento delle attività portuali, c’è un altro imponente progetto che guarda alla sostenibilità energetica. È partito infatti l’iter per realizzare il parco fotovoltaico da 37 Mw nell’area ex Sarom di via Trieste, dove una volta vi erano le torri Hamon. L’impianto, al centro di una gara d’appalto dell’Autorità portuale, potrà alimentare con energia green le navi da crociera ormeggiate al terminal di Porto Corsini. L’investimento è di 31,7 milioni di euro, di cui 7,6 finanziati dal ministero dell’Ambiente tramite fondi Pnrr, con la possibilità di una ulteriore integrazione. La parte restante sarà sostenuta dal soggetto privato che realizzerà e gestirà l’impianto, che deve entrare in funzione nel 2026. Si tratta di un partenariato pubblico-privato basato su una proposta presentata da Renco Spa, che aveva un diritto di prelazione, ma era aperta a tutti i soggetti interessati. Ora la gara si sta concludendo e si sta valutando la documentazione presentata. La concessione ha una durata di 26 anni, per un fatturato stimato di oltre 100 milioni. Il collegamento tra via Trieste e la banchina sarà lungo circa 12 chilometri in alta tensione e completamente interrato. Attraverserà il canale Candiano all’altezza di Marcegaglia, per poi proseguire lungo via Baiona fino al terminal crociere. Qui, all’interno di due cabine a lato del Parco delle Dune, l’energia sarà trasformata in media tensione e trasferita sul pontile per alimentare fino a due imbarcazioni contemporaneamente garantendo una potenza di 23 Mw. L’appalto prevede una tariffa agevolata per le navi da crociera, per rendere competitivo l’uso dell’energia green rispetto a quella tradizionale. Chi si aggiudicherà il bando potrà, inoltre, vendere sul mercato il surplus di energia (cioè la differenza tra i 37 Mw prodotti e i 23 utilizzati a Porto Corsini) oppure metterlo a disposizione, a prezzi concorrenziali, degli altri insediamenti portuali attraverso la creazione di una comunità energetica.