
Marco Melandri è il direttore generale dell’azienda punto di riferimento per i sollevamenti, le movimentazioni e i montaggi industriali.
Nata da oltre un quarto di secolo, CTS è una realtà specializzata nei trasporti eccezionali che, negli anni, è diventata un punto di riferimento per i sollevamenti, le movimentazioni e i montaggi industriali. A fare il punto è il direttore generale, Marco Melandri.
CTS ha compiuto 25 anni. In che modo l’azienda è cambiata rispetto agli esordi?
"Siamo nati nel 1998 come specialisti nei trasporti eccezionali su gomma, e da allora abbiamo affrontato un’evoluzione significativa. Oggi il nostro ruolo è molto più ampio: i manufatti sono cresciuti in dimensioni e complessità, e noi abbiamo unito trasporto, scarico e posizionamento in un servizio integrato. Abbiamo sviluppato competenze tecniche avanzate che ci consentono di movimentare interi impianti industriali, diventando partner strategici per le aziende più innovative. La nostra forza è proprio nell’approccio integrato, costruito attorno alle esigenze della produzione".
Negli anni avete ampliato il vostro perimetro operativo. In quale direzione state andando?
"Con l’ingresso di RBM e Sassuolgru nel gruppo abbiamo rafforzato la nostra capacità operativa, soprattutto nella movimentazione pesante. Quest’anno, ad esempio, abbiamo gestito operazioni complesse come l’imbarco RO-RO di due gru STS da 1.370 tonnellate nel porto di Marghera e il trasferimento di tre yacht su chiatta da Marghera ad Ancona, con movimentazione notturna. Sono interventi che richiedono ingegneria, autorizzazioni, tecnologia e coordinamento: tutte competenze oggi interne alla nostra struttura".
Il settore dell’energia è uno dei vostri ambiti di attività. Che prospettive vede?
"Da tempo collaboriamo con realtà come Westinghouse Mangiarotti nel campo del nucleare e investiamo in attrezzature all’avanguardia e formazione costante, per rispondere alle crescenti esigenze della transizione energetica. I nuovi scenari energetici ci vedono in prima linea: oggi siamo in grado di sostituire intere sezioni di viadotti in una sola notte, grazie a mezzi potenti e una precisione operativa assoluta. La richiesta di servizi di questo tipo è in continua crescita".
Che ruolo può giocare Ravenna nello sviluppo futuro del settore?
"Ravenna ha tutte le potenzialità per diventare un punto di riferimento. Il nuovo presidente della Regione, Michele de Pascale, conosce bene la realtà portuale. Ma bisogna guardare avanti: l’industria ha bisogno di aree attrezzate per l’assemblaggio finale dei componenti. Non si possono spostare pale eoliche intere per l’Italia. Servono spazi adeguati, visione e una logistica industriale davvero integrata".
Con l’incertezza globale, quali sono le sfide per il vostro settore?
"L’impatto di crisi economiche e politiche arriva sempre un po’ in ritardo per noi, per la natura dei progetti. Ma non possiamo fermarci: l’innovazione e la capacità di adattamento sono l’unico modo per restare competitivi. CTS continuerà a investire nella qualità e a farsi trovare pronta per le sfide dei prossimi decenni".
Maria Vittoria Venturelli