
Roberto e Carlo Facchini insieme allo staff di Olympia
I lavori al porto devono essere rapidamente conclusi e va sistemata la questione del declassamento della Dogana di Ravenna. Le imprese che operano nell’ambito del Porto di Ravenna sono preoccupate e tra esse vi è Olympia di Navigazione che da oltre 50 anni si occupa di logistica e spedizioni marittime trasportando migliaia di container all’anno in Italia e nel mondo.
L’azienda riflette e prosegue nella filosofia del suo fondatore Franco Facchini che l’avviò nel 1972 e oggi è condotta da Carlo e Roberto e guarda alla terza generazione rappresentata dai nipoti Giulia e Luca. Oltre alla sede di Ravenna, l’azienda – che ha 15 addetti – ha uffici presenti in tutti i porti italiani ed i suoi agenti esteri dislocati in diversi porti del mondo. "Abbiamo archiviato un buon 2024 e il 2025 si prospetta buono e potremmo raggiungere i 10 milioni di ricavi, un risultato davvero significativo", spiega Carlo Facchini. Negli ultimi 30 anni, Olympia di Navigazione si è specializzata nel trasporto di ortofrutta surgelata e conservata proveniente da tutto il mondo. Per quel che riguarda la consulenza doganale, Olympia di Navigazione, vanta un aggiornato ed efficiente reparto doganale composto da due dichiaranti patentati e da vari ausiliari oltre al groupage: grazie al reparto dedicato, l’azienda è in grado di fornire soluzioni logistiche ad hoc per ogni carico da e per l’Italia. Su tutto però aleggia il problema rappresentato dai lavori nel Porto di Ravenna.
"Il problema – spiega Carlo Facchini – è che mancano i fondi e parliamo di circa 200 milioni che servirebbero per finire l’abbassamento dei fondali e l’adeguamento delle banchine". Del resto, l’azienda opera in tutti porti italiani ma svolge almeno la metà della sua attività in quello di Ravenna. Che adesso deve affrontare anche gli effetti del declassamento della Dogana dalla prima alla terza fascia. "Il provvedimento – spiega Carlo Facchini – è entrato in vigore il 1° maggio e quindi non ne vediamo ancora gli effetti negativi che però potrebbero esserci a breve in quanto avremo meno dirigenti e quelli che resteranno saranno di livello inferiore. Per non dire della minore autonomia rispetto alla sede regionale di Bologna dalla quale si attenderanno spesso le autorizzazioni con tempi di sdoganamento più lunghi". E poi c’è la criticità dei trasporti. Riguardo ai collegamenti, la posizione di Ravenna è complessa per i rapporti con l’entroterra e l’Europa. La ferrovia e il binario unico in una tratta verso Bologna sono un vero problema e lo scalo di Venezia è un concorrente temibile perché vicino ai maggiori distretti produttivi del nord Italia. Sul fronte delle spedizioni internazionali Olympia di Navigazione offre alle aziende importatrici ed esportatrici un servizio completo di consulenza e di organizzazione del trasporto merci pensato ad hoc per ottenere la massima resa in termini di efficacia ed efficienza per il cliente, il tutto ottimizzando i tempi, le procedure ed i costi.
Un team in grado di comunicare in tutte le principali lingue del commercio mondiale (italiano, inglese, spagnolo, francese, tedesco, russo, albanese, moldavo e polacco) e che fornisce assistenza e supporto a 360° lungo la catena logistica, potendo seguire le spedizioni dal momento dell’offerta al cliente al tracking della spedizione, passando per tutte le procedure di documentazione.
Giorgio Costa