Trattori, record di vendite. Anche in Italia

Eima si apre sull’onda dei numeri in crescita in tutti i Paesi. Bene il made in Italy che all’estero è molto apprezzato

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di Matteo Naccari

BOLOGNA

Eima si apre oggi in Fiera a Bologna con le buone notizie che arrivano dal mercato delle macchine, attrezzature e componentistica per l’agricoltura. Le vendite, infatti, registrano una crescita senza precedenti alimentando un clima di fiducia tra gli imprenditori. I dati sulle immatricolazioni di trattrici indicano una crescita consistente negli Stati Uniti, che dopo aver chiuso il 2020 già in attivo, nei primi nove mesi di quest’anno registrano quasi 219 mila unità immatricolate, per un incremento del 12% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’India – che è il maggior mercato al mondo in termini di unità vendute – segna nei 9 mesi di quest’anno 680mila unità immatricolate, con una crescita del 25%. Dinamiche positive caratterizzano i mercati europei. In Germania, a settembre, le vendite cumulate da inizio anno si sono attestate su circa 25.700 unità, il 6,8% in più rispetto allo scorso anno, e cresce il mercato in modo consistente anche in Gran Bretagna e in Spagna, Paesi dove nei primi nove mesi dell’anno le vendite hanno toccato rispettivamente quota 11.247 e 8.245 unità, con incrementi del 20% e del 13%.

Tra i Paesi comunitari spicca l’Italia, che nei 9 mesi realizza una crescita dI circa il 44%, vistosamente superiore rispetto alla media continentale. Tra i mercati più dinamici si segnala la Turchia, che segna a settembre incrementi del 75% a fronte di oltre 55 mila macchine, un dato che resta tuttavia lontano dai livelli (73 mila macchine) raggiunti nel 2017, prima che la crisi economica del 2018-2019 e la successiva emergenza sanitaria provocassero un tracollo delle vendite interne. Per altri importanti mercati i dati di Agrievolution indicavano, nel primo semestre dell’anno, incrementi significativi, vedi il caso della Federazione Russa, che a metà anno segnava un attivo del 24,4% (oltre 17.400 macchine) o quello del Giappone che nel semestre cresce del 35,7% in ragione di oltre 10.700 unità.

"Questo boom del mercato è dovuto ad un complesso di ragioni – spiega il presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti – in parte legate alla ripresa economica globale, con l’incremento del Pil mondiale, previsto in misura del 5,9% nel 2021 e del 4,9% nel 2022, in parte legata al buon andamento dell’agricoltura e alle sue prospettive di crescita negli anni prossimi, che rendono necessari investimenti nelle tecnologie di nuova generazione".

Entrando nei dettagli, e ritornando al mercato italiano delle macchine agricole, nei primi nove mesi dell’anno appunto le immatricolazioni di trattrici - secondo i dati elaborati da FederUnacoma sulla base delle registrazioni fornite dal Ministero dei Trasporti – risultano in crescita del 43,8% rispetto allo stesso periodo 2020, a fronte di 18.500 unità vendute; le mietitrebbiatrici segnano una crescita del 50,4% in ragione di 358 unità; le trattrici con pianale di carico crescono del 18,9% con 497 unità vendute, i rimorchi crescono del 27,3% (7459 unità) e infine i sollevatori telescopici agricoli, che con 1.156 mezzi venduti nei nove mesi segnano un incremento addirittura del 78,4%. Per quanto riguarda le macchine operatrici e le attrezzature, l’indagine Barometro realizzata da FederUnacoma indica come l’83% delle imprese abbia registrato nel primo semestre un incremento del fatturato, e come il 54% abbia avuto incrementi superiori al 20%, un andamento molto positivo dunque, che dovrebbe confermarsi a fine anno sia pure con indici leggermente ridimensionati. Annata molto positiva anche per la componentistica che secondo le rilevazioni di Comacomp (FederUnacoma) vedeva una crescita del fatturato nel

primo semestre per il 93% delle aziende censite, con il 67% che registrava incrementi superiori al 20%, e che stima per fine anno incrementi complessivi intorno al 25%.

"Il buon andamento del mercato interno si combina con la crescita che il settore registra a livello globale – continua Malavolti - e questo spinge la produzione delle industrie italiane che sono particolarmente competitive sui mercati esteri". Il valore dell’export di trattrici nei primi sei mesi dell’anno sale ad 846 milioni di euro con un saldo attivo di 494 milioni (+57%), mentre per le altre macchine agricole il primo semestre indica un valore dell’export di oltre 2 miliardi di euro (+24%), per un saldo attivo di oltre 1,37 miliardi di euro (+19%). "L’ottima fase del mercato interno combinata con la crescita delle esportazioni lascia prevedere un incremento della produzione italiana molto consistente – dice Malavolti - che dovrebbe raggiungere a fine anno i 14 miliardi di euro pari ad una crescita del 22,4% rispetto all’anno precedente". "Percentuali d’incremento così consistenti sono dovute in certa misura al recupero rispetto alla crisi dell’anno Covid 2020 – conclude Malavolti - ma dipendono soprattutto dal successo degli incentivi fiscali per le macchine agricole 4.0, e dalla necessità da parte delle imprese agricole di potenziare le proprie dotazioni tecnologiche per rispondere alle nuove sfide del mercato".