Dalla Rocchetta alla Via degli Dei La grande riscoperta dell’Appennino

Negli ultimi anni c’è stato un vero e proprio boom per il trekking nel verde, con un indotto non trascurabile

Dalla Rocchetta alla Via degli Dei  La grande riscoperta dell’Appennino

Dalla Rocchetta alla Via degli Dei La grande riscoperta dell’Appennino

Città d’arte, sì, ma non solo. Paradiso di taglieri e specialità eno-gastronomiche, anche, eppure non basta. Negli ultimi anni Bologna ha vissuto un vero e proprio boom per quello che riguarda il trekking nel verde. Complice forse anche l’impatto del Covid, che ha spinto molti alla riscoperta di viaggi più sostenibili - e magari vicino casa, come sugli Appennini -, è aumentato vertiginosamente il numero di appassionati che, per evadere dal trambusto della città o per concedersi qualche giorno di relax lontano da casa, si lanciano in percorsi, cammini, sentieri, passando per Calanchi e mete di pellegrinaggio.

Nella classifica della ‘Qualità della vita 2022’ del Sole 24 Ore, spuntano indicatori affini agli amanti delle passeggiate come attività sportiva, aziende agrituristiche presenti, verde fruibile, ma più in generale quello degli Appennini, con i tour estivi e gli impianti sciistici d’inverno, resta un volano importante per la città.

Ecco un vademecum per i fan del verde, dei picnic fuori porta, del cicloturismo ‘green’.

Come non citare il Lago di Suviana, nato dalla realizzazione della diga negli anni ‘30 e raggiungibile con un’ora di viaggio in macchina: resta un luogo molto apprezzato per chi durante la bella stagione cerca un’alternativa al mare e vuole visitare il Parco Regionale dei Laghi di Suviana e Brasimone, che vanta ben 130 chilometri segnalati di sentieri, dalle più semplici passeggiate semi-pianeggianti alle più impegnative scalate sul Monte Calvi, adatte a tutti gli escursionisti.

Il Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa è il più grande parco carsico dell’Emilia Romagna, con il complesso de Calanchi oggi tra i più importanti e studiati d’Europa. Anche qui numerosi sentieri escursionistici conducono i visitatori in un percorso costellato di forme erosive spettacolari, calanchi e grotte, circondati da un paesaggio ricco di scorci.

Nel cuore dell’Appennino si erge poi la Rocchetta Mattei di Grizzana Morandi: una dimora magnifica voluta dallo stesso Conte Mattei, che ospita al proprio interno un intricato labirinto di camere e corridoi, insieme a torri, scalette e volte e un incredibile gioco di colori e stili architettonici diversi.

A circa un’ora e mezza di macchina dal centro si arriva anche al Parco regionale del Corno alle Scale, a Lizzano in Belvedere, di notevole importanza naturalistica per la presenza di peculiarità geologiche e mineralogiche, e per la bellezza delle Cascate del Dardagna, dell’Orrido di Tanamalia, del Lago Scaffaiolo, del ‘Sentiero Italia’, che percorre la dorsale degli Appennini fino alle Alpi.

In Valsamoggia merita attenzione il borgo fortificato di Monteveglio, dominato dal castello e dall’antica Abbazia di Santa Maria, porta d’ingresso all’omonimo parco regionale, mentre Castel D’Aiano offre tantissimi spunti.

Dulcis in fundo, la ‘Via degli Dei’: il percorso che collega Bologna a Firenze ripercorre i cammini utilizzati nel Medioevo per le comunicazioni fra le due città, e ancora prima dai Romani. Oggi l’itinerario, ricostruito negli anni ‘90, attraversa luoghi di interesse naturalistico e paesaggistico fino a mille metri sopra il livello del mare, con le antiche pavimentazioni stradali ancora visibili dopo 2000 anni di storia. Senza dimenticare, come chicca finale, la Via Mater Dei, cioè il cammino che unisce alcuni fra i principali santuari mariani del Bolognese, attraverso molte aree di interesse storico, naturalistico e culturale dell’Appennino. Un percorso di circa 157 chilometri divisi in 7 tappe, alternando crinali e vallate.

Francesco Moroni