Ecco San Benedetto "Una grande emozione Non vediamo l’ora di scendere in piazza"

La scelta di gareggiare in serata, spiega la presidente, "è stata condivisa" "Turisti e i tanti ferraresi possono assistere allo spettacolo". I campioni in gara: Ganzaroli, Pelati, Solinas e il fantino Carboni .

Ecco San Benedetto  "Una grande emozione  Non vediamo l’ora  di scendere in piazza"

Ecco San Benedetto "Una grande emozione Non vediamo l’ora di scendere in piazza"

"Non vediamo l’ora questa sera di scendere in piazza Ariostea – racconta Chiara Formaggi, presidente della contrada di San Benedetto –, sarà una grande emozione. Inizialmente eravamo un po’ preoccupati poi a forza di discuterne e di confrontarci tra presidenti siamo arrivati alla conclusione che sarebbe stata una sfida importante. Una sfida però da accettare e da condividere".

"Per quanto ci riguarda – sottolinea –, i nostri contradaioli indipendentemente dall’età hanno accettato con entusiasmo quasta svolta moderna che guarda con un occhio di riguardo anche ai turisti e alle tante famiglie che frequentano Ferrara di sera". Per le gare, conclude Formaggi, "siamo preparatissimi e i più giovani ci credono tantissimo. Sarà in ogni caso una festa per tutti".

Il territorio del Rione di San Benedetto coincide con la metà occidentale della celebre Addizione urbana realizzata a partire dal 1492 su impulso del duca Ercole I d’Este. A ovest dell’antica via degli Angeli (oggi corso Ercole I d’Este), possiamo ancora scorgere alcuni gioielli dell’architettura rinascimentale ferrarese, come il palazzo Prosperi Sacrati con il suo trionfale portale marmoreo, la chiesa di San Benedetto, la Casa di Ludovico Ariosto, palazzo Mosti e il monumentale palazzo dei Diamanti, sede della Pinacoteca Nazionale e delle prestigiose esposizioni curate dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara. Il Rione annoverava al suo interno diverse piccole contrade, tra cui la contrada del Mirasole (toponimo ancora esistente) e quella del Guazzaduro, attuale via Contrada della Rosa.

I colori bianco e azzurro accompagnano l’insegna rionale, raffigurante un anello d’oro sormontato da un diamante a punta e avvinghiato dalle foglie dello stelo di un fiore multicolore: si tratta della margherita pratolina (spesso confusa con il garofano rosso), le cui corone concentriche dei petali riproducono la successione dei colori verde, bianco e rosso, simboli delle tre virtù teologali: speranza, fede e carità. Particolarmente cara al duca Ercole, la divisa del diamante racchiude i significati talismanici e cristologici della preziosa pietra, emblema della purezza, della luce e dell’incorruttibilità. I campioni del Rione San Benedetto saranno: per la corsa dei putti, Luca Ganzaroli, per la corsa delle putte, Virginia Pelati, lo staffiere Fabio Salvatore Mario Solinas per la corsa delle asine con Pomello; il fantino Giosuè Carboni detto ’Carburo’ con i cavalli ’Tale e Quale’ e ’Vankook’. Nelle edizioni precedenti il Rione bianco e azzurro ha vinto 4 volte il Palio di San Romano (corsa dei putti), 8 volte il Palio di San Paolo (corsa delle putte), 10 volte il Palio di San Maurelio (corsa delle asine) e 4 volte il Palio di San Giorgio nella corsa dei cavalli.