Il tenore Macchioni tra la tradizione e il pop "Dentro la musica ritrovo il bello dell’Italia"

L’artista che si esibisce nei grandi teatri europei sta preparando un concerto a Sassuolo: "Appuntamento il 22 giugno in piazzale Della Rosa"

Il tenore Macchioni tra la tradizione e il pop  "Dentro la musica ritrovo il bello dell’Italia"

Il tenore Macchioni tra la tradizione e il pop "Dentro la musica ritrovo il bello dell’Italia"

di Matteo Giannacco

Sassuolo, si sa, è terra di pionieri. Non solo in ambito industriale. Anche culturalmente parlando. È la terra natale di Pierangelo Bertoli, solo per fare un esempio. Tra i suoi talenti musicali, negli ultimi anni, si è distinto senza dubbio Matteo Macchioni, cantante lirico molto apprezzato anche all’estero. Da buon sassolese, Macchioni è stato un pioniere a tutti gli effetti quando, nel 2009, è diventato il primo tenore a partecipare al celebre talent show ‘Amici’ di Maria De Filippi, arrivando in finale. Da allora la sua carriera è cresciuta fino a portare la sua voce in alcuni dei teatri più importanti del globo. Per citarne alcuni, Macchioni ha calcato i palcoscenici del Teatro alla Scala, dell’Opera di Lipsia, della Royal Opera di Copenaghen e del Conservatorio Cajkovskij di Mosca. In scena ha interpretato il ‘Barbiere di Siviglia’, ‘Madama Butterfly’, ‘Nozze di Figaro’, ‘Don Giovanni’. Un grande successo che lo ha portato in giro per tutto il mondo. Di recente, però, Macchioni è tornato in Italia, anche a Sassuolo, per lanciare un nuovo progetto che ha spiazzato tutti… Una svolta ‘pop’ inaugurata col singolo ‘Armi Fragili’ prodotto assieme a Piero Cassano, tra gli hitmaker più stimati in Italia, già co-fondatore dei Matia Bazar (con cui ha vinto due Sanremo) oltre che produttore e autore di tantissimi artisti del calibro di Eros Ramazzotti, Mina e Anna Oxa. A dire il vero la ‘sua’ Sassuolo il tenore non la dimentica mai. Anzi, è di luglio scorso la sua ultima esibizione nell’incantevole cornice di Montegibbio. ‘Armi Fragili’ è una canzone che si fonda su un ossimoro, come spiega lo stesso autore ed interprete: "Quando si trova il vero amore, i muri che mettiamo tra noi e la persona che amiamo cadono, lasciando posto alle emozioni".

Una pop-ballad che segna una svolta nella carriera artistica di Macchioni e si lega idealmente ad un altro grande successo prodotto da Cassano: ‘Una storia importante’ interpretata da Eros Ramazzotti. Canzone alla quale, guarda caso, è legatissimo anche Matteo Macchioni.

Cosa ‘porta’, in giro per il mondo, di Sassuolo?

"Di Sassuolo porto lo spirito genuino di chi ha voglia di fare e far bene. La musica, la bellezza e l’arte sono tutti aspetti che appartengono al mio territorio, ma più in generale alla nostra straordinaria Nazione, l’Italia"

Crescere e studiare qui ha influenzato la sua ‘carriera’ artistica?

"Sassuolo è una cittadina che offre delle possibilità a chi vuole intraprendere un percorso di avvicinamento alla musica. Ci sono diverse scuole dove si può iniziare a studiare uno strumento musicale. Presto tornerà a esserci anche il Teatro Carani, dove spero verranno portati molto spesso anche bambini e ragazzi. Il fascino incredibile del teatro va scoperto precocemente, per educare a riconoscere la bellezza, ad apprezzarla ed abbracciarla. Ce n’è un gran bisogno".

Quanto è difficile per un giovane studiare musica?

"La musica ti accarezza, ma porta con sé anche grandi sacrifici. È difficile formarsi e, purtroppo, ancor più complesso costruirsi una professione basata sulle competenze musicali o canore acquisite con tempi di apprendimento lunghi, spesso conditi anche da tante sofferenze. Mi sento di poter dire che studiare musica, beh, può essere fatto da tutti, impararla e farla propria è invece un dono di pochi. Farne la propria professione è un cosa ancor più rara, anche se non impossibile".

Nuovi progetti per il futuro?

"La mia carriera si muove attraverso gli impegni lirici concertistici ed operistici internazionali, principalmente. In parallelo sto anche portando avanti la strada discografica attraverso un nuovo progetto. È uscito il primo singolo di questo nuovo corso, prodotto insieme a Piero Cassano. Il videoclip è fortemente legato alla città di Sassuolo, in quanto lo abbiamo registrato nella sala principale del Belvedere di San Michele. Nel corso dei mesi lanceremo nuove canzoni fino all’uscita del disco. A giugno, poi, dedicherò un grande concerto a Sassuolo, interpretando proprio ’Armi Fragili’, oltre ad alcune anteprime esclusive dal nuovo lavoro discografico. Il live si terrà il 22 giugno in piazzale Della Rosa... Sono già aperte le prevendite sul circuito Vivaticket; a Sassuolo so che i biglietti si possono comprare anche in diversi punti di ritiro fisici, come la tabaccheria Bellodi, o contattando Radio Bruno. Mi aspetto una bella risposta dal pubblico, sassolese e non".

Quali sono i suoi cantanti preferiti, in ambito ‘emiliano’? "Sassuolo annovera diversi artisti importanti, Filippo Neviani, Caterina Caselli, il compianto Pierangelo Bertoli, solo fra quelli più noti. L’Emilia Romagna è veramente florida da questo punto di vista, sia a livello di musica popolare che classica. Ci sono magari canzoni che mi colpiscono più di altre, questo sì, ma la ricchezza di repertorio è talmente vasta che stilare una classifica emozionale sarebbe davvero difficile. Posso citare un paio di brani che mi strappano sempre una lacrima di gioia mista a malinconia quando li ascolto: ’Celeste’ cantato da Laura Pausini che mi fa sempre provare la sensazione di sentire il profumo della mia terra, come anche ’Diamante’ di Zucchero Fornaciari e De Gregori".