Incidenti stradali Un bilancio tragico: i morti sono triplicati Il progetto ‘Città 30’

A Bologna i decessi sono balzati dagli otto del 2021 ai venti del 2022. Coinvolti sei automobilisti, dieci motociclisti, due ciclisti e due pedoni. Il sindaco: "Limitare la velocità per arrivare a zero vittime"

Incidenti stradali  Un bilancio tragico:  i morti sono triplicati  Il progetto ‘Città 30’

Incidenti stradali Un bilancio tragico: i morti sono triplicati Il progetto ‘Città 30’

Il 2022 è stato un annus horribilis sul fronte degli incidenti stradali nella nostra città. E il dato del report del Sole 24 Ore – che vede Bologna al 44esimo posto in Italia per mortalità da incidenti stradali – riferito al 2021, è destinato quindi a peggiorare. Rispetto a due anni fa, infatti, i morti in incidenti stradali sono quasi triplicati. Si è passati dagli otto del 2021 ai venti dell’anno appena trascorso. Anno in cui, in totale, nell’area metropolitana si sono registrati 51 decessi. Fra questi, il numero di vittime maggiore (26) è compreso nella fascia d’età 30-59 anni; sette i morti fra 0-29.

Dei venti morti in città, sei sono stati automobilisti, dieci motociclisti, due ciclisti e due pedoni. L’ultimo caso, in ordine di tempo, è l’incidente in cui ha perso la vita Franco Bertolucci, 56 anni, travolto il 3 dicembre in via Emilia Levante mentre era in bicicletta da un pirata che non si è fermato a soccorrerlo. L’uomo è morto all’ospedale dopo 18 giorni di agonia.

Fra gli incidenti mortali recenti che più hanno destato scalpore c’è quello che ha coinvolto Luisa Giovannini, 81 anni, che il 22 ottobre è stata investita e uccisa da un’auto in via Azzurra mentre si trovava sul marciapiede.

Il caso ha avuto un recente strascico giudiziario. L’uomo alla guida – risultato positivo alla cocaina al momento dello schianto, con la patente revocata e alla guida di un’auto non sua – ha patteggiato (fra mille polemiche) quattro anni.

E la detenzione ai domiciliari anziché in carcere, come previsto dalla Riforma Cartabia, che prevede la sostituzione della reclusione in carcere con questi o con la semilibertà in caso di pene non superiori a quattro anni.

Un periodo nerissimo è stato quello tra fine settembre e i primi di ottobre. Quattro, nell’arco di pochi giorni, gli incidenti mortali. Il 27 settembre Alessandro Manfrini, 21 anni, ha perso la vita finendo in moto contro un palo in via De Gasperi, a Borgo Panigale. Qualche giorno prima lo stesso tragico destino era toccato a Fabio Crocetta,poliziotto di 43 anni: la sua due ruote si è scontrata con un’auto, in via del Gomito. Tre giorni prima, all’alba, aveva perso la vita Alessandro Massa, 32 anni, all’altezza della ‘rotonda dei polacchi’. Il 1° ottobre, alla rotonda Verenin, il ventunenne Leonardo Busi è morto dopo essere finito in moto contro un palo. E il 2023 appena iniziato già non promette bene: alla data del 14 gennaio si segnala già un primo decesso (un uomo di Vergato, a piedi) contro nessuno nei primi quindici giorni dell’anno scorso.

Con l’ambizioso obiettivo di arrivare a ‘zero morti sulle strade’, l’amministrazione comunale ha iniziato l’iter che porterà, in circa sei mesi, a fare di Bologna una Città 30, sulle orme di capitali come Parigi e Berlino. Si tratta di estendere all’intera area urbana il limite massimo di velocità a 30 kmh (già applicato nel centro storico e in alcune zone circoscritte nei vari quartieri) invece dei 50 oggi in vigore in gran parte della città. "Vogliamo che Bologna sia apripista a livello nazionale sulla sicurezza stradale – spiega il sindaco Matteo Lepore –. Il nostro Paese merita una legge sulle Città 30".