
Edda Martini, pittrice raffinata ed eclettica, amava Carpi, la sua città. E proprio Carpi, nel centenario della sua nascita, ha voluto ricordare l’artista (venuta a mancare nel 2015 a 92 anni) con una mostra di pittura, curata da Paolo Dall’Olio, che è stata inaugurata sabato 11 novembre al Museo diocesano di Arte Sacra (chiesa di Sant’Ignazio, corso Fanti 44) e che resterà visitabile fino al 28 gennaio 2024 negli orari consueti del Museo (giovedì dalle 10 alle 12 e domenica dalle 15.30 alle 18.30) con ingresso gratuito. Un’esposizione che si pone come un doveroso ricordo di Edda Martini e un omaggio alla sua vastissima produzione artistica che spazia su vari soggetti: paesaggi carpigiani, urbani, campestri o immaginari, di oggi o di ieri; figure, soprattutto femminili, familiari o di fantasia; natura; oggetti; stoffe; farfalle. Impossibile farne un elenco esaustivo. Anche le tecniche espressive usate sono diverse, legate a particolari periodi della sua vita: scegliendo un recupero stilistico della tradizione classica ha dipinto nature morte, ritratti ad olio, disegni a penna e china, pittura a pastello e ad acquerello, limpido e delicato, la pratica più congeniale. D’altra parte, il disegno e la pittura sono sempre stati i modi espressivi prediletti da Edda Martini, in un’attività che l’ha accompagnata per tutta la vita. Incontrare Edda Martini attraverso le sue opere significa ritrovare la pittrice non solo come artista ma come donna, capace di trasmettere la sua sensibilità umana e pittorica, il cuore e il ricordo, e di illuminare le sue creazioni con la delicatezza, la grazia del tratto, l’armonia del colore a volte sfumato a volte preciso e incisivo. La sua magia pittorica si coglie nelle rappresentazioni di Carpi, del presente e del passato, in cui emergono universi colorati o sfumati, di cui Edda Martini mette in evidenza un particolare dettaglio, illuminandolo con la luce della nostalgia, della malinconia, dell’affetto. I disegni a penna e china sono caratterizzati da grande raffinatezza e fanno rivivere luoghi e figure legati forse a ricordi degli anni giovanili. I bellissimi ritratti di volti femminili esprimono tutta la sua sensibilità pittorica. L’inaugurazione della mostra è stata accompagnata da un concerto con il soprano carpigiano Serena Daolio e il tenore Gian Luca Pasolini, con al flauto Patrizia Vezzelli, Giuliano Forghieri al clarinetto e Lucio Carpani al pianoforte. Musiche di Giuliano Forghieri su testi di Daniela Morisi (la figlia di Edda Martini) e Gaia Forghieri. Maria Silvia Cabri