Pellegrini, giurista di ‘Libera’ "I fondi del Pnrr fanno gola a molti"

"Le mafie hanno da sempre la capacità di intercettare finanziamenti pubblici"

Pellegrini, giurista di ‘Libera’  "I fondi del Pnrr fanno gola a molti"

Pellegrini, giurista di ‘Libera’ "I fondi del Pnrr fanno gola a molti"

Bologna e l’Emilia Romagna "non sono estranee a infiltrazioni mafiose. Dobbiamo tenere molto alta la guardia". Così Stefania Pellegrini (nella foto) – giurista, ordinaria di Mafie e antimafie all’Unibo, responsabile per la Formazione di Libera Emilia Romagna – in un’intervista al Carlino.

Chi si illude che non sia così "sbaglia, perché la nostra regione è già stata colpita da fenomeni di infiltrazione della criminalità organizzata". E il processo Aemilia, con le sue successive ramificazioni, "lo testimonia".

In un momento di crisi come questo, che ha visto la guerra in Ucraina seguire due anni di pandemia, in un territorio come il nostro, con un tessuto ricco di piccole e medie imprese, "esiste il pericolo o di ingressi di capitali criminali in aziende che faticano a sopravvivere – commenta la Pellegrini –. O l’acquisizione dell’impresa a bassissimi costi di mercato. Un’operazione che serve per ripulire ricchezze miliardarie frutto di attività illecite".

Anche i fondi del Pnrr fanno gola alle mafie. E a Bologna, nei prossimi cinque anni arriveranno circa 8,5 miliardi di investimenti di vario tipo. "La criminalità organizzata ha sempre avuto una grande capacità di intercettare fondi pubblici – avverte la giurista –. In Italia ci sono già stati casi emblematici di aziende che, pur colpite da interdizione, sono state segnalate perché hanno provato ad acquisire in modo illecito fondi del Pnrr".