
di Maria Silvia Cabri
Il cuore della movida carpigiana pulsa qui, in piazza Garibaldi, quella che per tutti è ‘la piazzetta’. Fulcro di locali ed eventi ‘instagrammabili’, è al tempo stesso un luogo che pullula di storia: ha origini medioevali e nel corso dei secoli ha cambiato più nomi, da piazza del Mercato a piazza delle Erbe e, dal XIX secolo, piazza Garibaldi, in onore del generale Giuseppe Garibaldi che vi ha fatto una breve sosta nel 1859, come testimonia la targa che spicca su una delle case della piazza. Agli estremi, sotto il portico, ci sono due locali che accolgono cittadini e turisti: venendo da corso Alberto Pio ci si imbatte nell’istrionico Enrico Zanella, che dal 2014 ha portato in piazza un concetto metropolitano di locale con il ‘Cicchetto bottega’. Una vecchia macelleria trasformata in una ‘Bottega Exclusively Fine’, lasciando gli elementi caratteristici delle antiche funzioni e facendoli diventare ‘il tema’ del progetto. "Un’operazione sulla memoria e sull’identità dei luoghi commerciali, spesso privi di ‘anima’, che diventa stimolo progettuale e scoperta di nuovi modi di riutilizzare oggetti o forme create per altre funzioni", spiega Enrico, autentico oste 4.0. "Il ‘cicchetto’, per definizione è un semplice sorso di vino, ma per noi è un pretesto per rivivere l’atmosfera conviviale di un semplice pranzo, un aperitivo o una cena informale; ogni proposta si basa sull’esperienza e sulla passione, privilegiando piccole realtà e poco uso della tecnologia, perché – rimarca Enrico che dal 2021 ha aperto l’omonimo locale anche a Modena in zona Pomposa – ‘il vino è la poesia che la terra dedica all’uomo’". All’estremo opposto del portico, in angolo con via Sbrillanci, da oltre vent’anni c’è l’altro locale storico, il ‘39 Caffè e Altro’, come l’hanno ridenominato i fratelli Luca e Davide Cirelli quando l’hanno rilevato nel 2012. "Era l’anno del sisma – racconta Luca – io lavoravo al ‘39’ già da quattro anni, si è presentata l’occasione. In questi oltre dieci anni sono stati aperti altri pubblici esercizi vicino a noi, ma non abbiamo risentito della concorrenza: ognuno, infatti, ha caratteristiche peculiari che soddisfano le esigenze dei clienti. Il nostro punto di forza? Sicuramente uno staff di 1012 persone che tutti i giorni e in ogni fascia della giornata, dalla colazione al dopo cena, dal cappuccino al gin tonic, garantisce una ‘coccola’ al cliente che si siede nel dehors, all’interno o nell’attigua ‘Flowers room’ (con una ’cascata’ di fiori dal soffitto) che può essere prenotata anche per eventi speciali".
Musica, colore, serate: tutto questo ma non solo. Piazza Garibaldi si caratterizza anche come luogo dello shopping. Dal 1995 Angela Raimondi ‘veste’ di bello e di gusto cosmopolitano la piazzetta: prima con la ‘Drogheria Raimondi’ in cui dominavano cioccolato e oggettistica per la casa e poi, dall’inizio degli anni 2000, con il negozio ‘Raimondi’ sotto al portico, dove dal 2005 l’affianca il figlio Andrea. "I cambiamenti avvenuti negli anni sono stati ‘naturali’, spontanei – spiega Angela –. Ci siamo specializzati sempre più nella profumeria di nicchia, grazie anche all’intuizione e passione di Andrea, e che diventa un tratto distintivo per i clienti che ci scelgono. Alle fragranze affianchiamo gioielli particolari e capi di abbigliamento. La mia ispirazione? La ricerca, Parigi, Londra, e tutto questo esclusivamente grazie alla mia clientela che mi segue e dimostra di apprezzare certe scelte che nascono dall’emozione. Lavorare in piazza Garibaldi è per me ‘casa’, è il cuore pulsante della città. Non è la piazza principale come grandezza, ma è viva, bella, vivace. Non potrei immaginarmi altrove". A pochi metri di distanza, egualmente sotto il portic[EMPTYTAG]o, un altro negozio ha ridato vita a mura che hanno fatto la storia di Carpi: dove per anni c’era l’enoteca ‘Sosimo’, nel 2005 ha aperto il negozio di abbigliamento ‘Blond’ di Katim ‘Kappa’ Sabbagh, che ha scelto questo nome ispirandosi a Mr. Blond del film ‘Le Iene’ di Quentin Tarantino. Un vero e proprio punto di riferimento, accolti da Monica Baraldi che dal 2012 lavora in negozio, per un total look metropolitano e anticonvenzionale. Marchi ricercati ma anche una propria linea di felpe, magliette e tute con l’inconfondibile logo ‘Blond’ che è di tendenza avere nell’armadio, dall’adolescente all’adulto. Nella colorata piazza Garibaldi c’è spazio anche per una storia intrisa di poesia: è quella della salumeria ‘Attilio’. Basta varcare la soglia della ‘bottega’, per sentirsi immersi in una Carpi d’altri tempi. Quella che Alcide Scacchetti (venuto a mancare lo scorso anno a 80 anni, ndr) ha ereditato dal padre Attilio e che negli anni ha trasmesso alla figlia Stefania.
Tre generazioni di autentici ‘bottegai’ nel cuore della città: il loro, che ancora reca la scritta ‘Salumeria Attilio’, è forse il più antico negozio di alimentari ancora attivo in centro. Quei luoghi in cui si trova di tutto, dal pane alla pasta, alle tipiche specialità emiliane oltre a qualche ‘chicca’ alimentare come le alici e aringhe sotto sale e ragù e le salsicce artigianali. Ora è Stefania a portare avanti la tradizione.
