Sul fondo della classifica Criminalità e denunce, molte ombre e poche luci

È l’indicatore in cui la nostra città registra la peggiore performance di tutto il report. Il sindaco avverte: "Non abbassiamo la guardia, ma i dati non tengono conto della realtà"

Sul fondo della classifica  Criminalità e denunce,  molte ombre e poche luci

Sul fondo della classifica Criminalità e denunce, molte ombre e poche luci

Bologna festeggia il ritorno al primo posto nella classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita. Ma si interroga sulla performance, molto negativa, nell’ambito ‘Giustizia e sicurezza’.

Per trovare la nostra città, infatti, bisogna scorrere la graduatoria ‘di tappa’ delle città italiane giù fino al 95esimo posto, su 107 comuni presi in esame in totale.

I cinque posti guadagnati rispetto agli anni precedenti – nel 2020 eravamo al 100simo posto, nel 2019 addirittura al 105esimo – non possono certo bastare per farci sorridere.

Ma il sindaco Matteo Lepore invita a prendere tutti questi dati con le molle: "Non tengono conto della realtà – afferma –, perché crimini e denunce sono parametrati sui cittadini e non su una città vissuta ogni giorno da un milione di persone, tra turisti e lavoratori. Ciò non significa abbassare la guardia, ma le città che attraggono ingoiano anche problemi nuovi".

L’indicatore con il risultato peggiore è la novità di quest’anno: si tratta dell’Indice di criminalità-totale dei delitti denunciati. Bologna è nelle ultimissime posizioni (104esima). A questa sorta di maglia nera contribuisce purtroppo l’alto indice di pericolosità delle violenze sessuali nella nostra città, culminate con l’omicidio di Alessandra Matteuzzi.

Altro risultato che relega la città sotto il centesimo posto è quello relativo agli scippi. Nell’indicatore ‘Furti con strappo’ non andiamo oltre il 102esimo scalino della graduatoria.

Si sale – anche se di poco – sopra il numero 100 negli indicatori relativi ad altri reati predatori. Nelle ‘rapine in pubblica via’ Bologna si trova in 99esima posizione; un po’ meglio (95) per quanto riguarda i ‘Furti in abitazione’.

Una posizione ancora poco lusinghiera (98) è quella relativa ai sempre più dilaganti ‘Delitti informatici’: dall’hacking alla diffusione di virus, dallo stalking alla truffa con phishing.

Ultimo indicatore con piazzamento fra 90 e 100 è quello delle ‘Estorsioni’, che vede la nostra città al 95esimo posto.

Sempre in base alle denunce ogni 100mila abitanti nel 2021, in tema di ‘Reati legati agli stupefacenti (spaccio, produzione ecc)’, Bologna occupa l’85esima posizione.

Risalendo un poco la classifica, siamo all’82esimo posto per ‘Indice di litigiosità’ (cause civili iscritte nei tribunali nel primo semestre dell’anno). Rimanendo su parametri non direttamente legati alla criminalità, sul fronte della Giustizia la nostra città si classifica al 53esimo posto per ‘durata media delle cause civili’.

Va molto meglio alle voci ‘Indice di rotazione delle cause’ (procedimenti definiti su nuovi iscritti: 27esimo posto) e ‘Quota cause pendenti ultratriennali’, in percentuale sul totale delle cause pendenti, dove Bologna si trova addirittura sul terzo gradino del podio.

Un dato purtroppo destinato a peggiorare nel prossimo report – visti i numeri del 2022 – è quello della ‘Mortalità per incidenti stradali’. Nell’ultima versione, siamo al 44esimo posto, nella cosiddetta parte sinistra della classifica.

Le denunce per ogni 100mila abitanti mettono Bologna al 59esimo posto all’indicatore ‘Riciclaggio e impiego di denaro’; alla voce ‘Incendi’ siamo al 38esimo posto; mentre per ‘capacità di riscossione’ del Comune, Palazzo d’Accursio guadagna la 24esima posizione.