
Un feeling spontaneo, ma non scontato, quello che unisce la figura del presidente Mattarella con i giovani e i giovanissimi: il Capo dello Stato, a differenza di alcuni suoi predecessori, non ha mai puntato sulla simpatia, o sull’estrema affabilità, eppure è sempre riuscito a conquistare le nuove generazioni. Lo abbiamo visto bene quando, il 2 maggio, il presidente era stato all’inaugurazione della 40ª edizione di Macfrut a Cesena, erano stati tantissimi i giovani che lo avevano atteso sotto la pioggia, solo per poterlo salutare, e poi ancora il 30 maggio, quando, per la prima volta, si è recato a Forlì per incontrare la popolazione alluvionata.
Quella volta l’incontro si era tenuto in piazza Saffi e tantissimi erano i bambini e i ragazzi accorsi a salutarlo, alcuni di loro – certo – accompagnati dalle scuole, ma altri, invece, arrivati di loro spontanea volontà. Molti di loro brandivano cartelloni colorati, proprio come quelli che si mostrano al concerto della propria band del cuore, mentre i più piccoli avevano preparato dei disegni, con l’obiettivo di riuscire a farli arrivare direttamente nelle mani di Mattarella.
Il Capo dello Stato, in quell’occasione è sceso dall’auto mostrando sul volto il sorriso cauto che lo contraddistingue ed è avanzato verso il palco solo con qualche breve sosta per rivolgere una parola ai bambini che lo salutavano emozionati. Apparentemente nulla di troppo appetibile per chi è abituato allo stile esuberante delle pop star, eppure nessuno di loro è rimasto deluso, se non chi aveva sperato invano di regalare un abbraccio al presidente e si è poi trovato a dover essere consolato dalla maestra: "Eravate in tanti, ci sarà una prossima occasione". L’occasione è arrivata prima del previsto e, di nuovo, i veri protagonisti saranno i ragazzi che, ancora una volta, avranno la possibilità di festeggiare di persona il loro amato presidente.
s. n.