MILENA MONTEFIORI
Eventi

Il ritorno di Mattarella. Zaccagnini, cooperative. Dante e alluvione. È la quinta visita

Il presidente della Repubblica è stato in città per anniversari importanti,. Dalle celebrazioni del Poeta alla tragedia del maggio 2023.

Il presidente della Repubblica è stato in città per anniversari importanti,. Dalle celebrazioni del Poeta alla tragedia del maggio 2023.

Il presidente della Repubblica è stato in città per anniversari importanti,. Dalle celebrazioni del Poeta alla tragedia del maggio 2023.

Montefiori

I sovrani del Regno Unito hanno un accompagnatore speciale durante la visita a Ravenna. Con loro, infatti, arriva in città il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Re Carlo e la regina Camilla d’Inghilterra parteciperanno insieme al capo dello Stato a un consiglio comunale straordinario, oggi pomeriggio in municipio, nell’80esimo della Liberazione dalle truppe nazifasciste. Alfonsine e Fusignano, infatti, vennero liberate da inglesi e canadesi il 10 aprile 1945, quattro mesi dopo Ravenna che era stata liberata il 4 dicembre 1944.

È la quinta volta che il presidente Mattarella viene in città in visita ufficiale. La prima è stata il 5 novembre 2019, nel trentennale della scomparsa di Benigno Zaccagnini, segretario della Dc dal 1975 al 1980, più volte ministro e senatore fino alla morte nel 1989 ma anche suo caro amico. Quel giorno il presidente della Repubblica si recò alla tomba di Zaccagnini al cimitero monumentale per deporre un mazzo di fiori bianchi, accompagnato dai figli dell’ex ministro, e incontrò i nipoti, prima di dirigersi al Pala De Andrè. Qui, davanti a tremila persone, con mille giovani in tribuna, tra applausi scroscianti e l’inno di Mameli cantato dal coro Libere Note delle primarie Mordani e Pascoli, Mattarella pronunciò un discorso in cui nulla era di circostanza. Parlò del legame forte tra Zaccagnini e il territorio, ricordando "la veglia, la notte prima dei suoi funerali, nel duomo di Ravenna, una veglia improvvisata e illuminata dalle parole del vescovo di allora, Ersilio Tonini. In quelle ore notturne vi erano tanti ravennati in Duomo e anche tante persone arrivate da tutta Italia".

La seconda visita ufficiale a Ravenna del capo dello Stato è del 5 settembre 2020 quando, in un clima quasi surreale in pieno Covid, inaugurò le celebrazioni per il settecentenario della morte di Dante. L’allora sindaco Michele de Pascale aprì la porta della Tomba del Poeta e lasciò passare il presidente della Repubblica per l’inaugurazione ufficiale del monumento dopo il restauro. Pochissime le persone presenti all’evento, trasmesso su due maxischermi nella vicina piazza San Francesco dove in 250 aspettarono in silenzio l’arrivo di Mattarella, per poi accoglierlo con un grande applauso. Lui, dopo ringraziamenti e saluti, seguì il concerto e la lettura del Paradiso dell’attore Elio Germano, senza prendere la parola.

Il 28 luglio 2022 il capo dello Stato è tornato in città a cento anni dall’assalto squadrista alla sede della Federazione delle Cooperative. Mattarella, dopo aver reso omaggio alla targa nel palazzo della Provincia in piazza Caduti, che nel 1922 ospitava la Federazione delle Cooperative, si recò all’Alighieri. Qui, tra gli applausi di un teatro gremito, ricordò l’escalation di violenze che aprirono la strada alla marcia su Roma e al regime fascista, sottolineando l’importanza di preservare la democrazia.

Particolarmente significativa la presenza di Mattarella dopo la tragedia dell’alluvione in Romagna nel maggio 2023. Il 30 di quel mese il presidente della Repubblica dedicò un’intera giornata al territorio messo in ginocchio dalla furia delle acque: prima Forlì e Cesena, poi Ravenna, Lugo e Faenza. Dalla prefettura al municipio di Ravenna, il capo dello Stato pronunciò parole di vicinanza e ringraziò tutti quanti per aver affrontato con coraggio un fenomerno inatteso. Seguì la tappa di Lugo con l’abbraccio al teatro Rossini a Giuseppe Parmiani, 93enne che aveva vissuto nell’ex mulino di San Lorenzo, spazzato via il 17 maggio 2023 dalla piena del fiume Santerno fuoriuscita da una rottura dell’argine. Mattarella concluse la visita al municipio di Faenza dove incontrò un centinaio di sindaci delle aree alluvionate oltre all’allora governatore Stefano Bonaccini. E non poteva dimenticare un saluto agli angeli del fango, quei ragazzi che, armati di pala, hanno aiutato il territorio a ripartire.