
Piena riassaporata normalità, assillo del Covid archiviato senza più restrizioni e adempimenti e finalmente ritorno alla centralità della didattica e della qualità dell’istruzione, con ampie risorse messe in campo dal Pnrr. E, ciliegina sulla torta, edilizia scolastica in miglioramento. Raggi di sole sulla scuola. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, oggi in visita all’istituto di Forlì Saffi Alberti con il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara per inaugurare l’anno scolastico 2023-2024, troverà una comunità scolastica rinfrancata dopo gli anni bui della pandemia e l’emergenza alluvione con la chiusura delle scuole per una settimana a metà maggio: per gli studenti di quinta superiore ha significato lo svolgimento dell’esame di maturità con la sola prova orale. L’ennesima ripartenza è all’insegna della fiducia e della centralità degli studenti grazie anche ad innovazioni didattiche di rilievo.
Il primo giorno di scuola, venerdì, è stata inaugurata la nuova palazzina dell’istituto Agrario di Cesena ‘Garibaldi’, il primo intervento di costruzione di nuovi spazi scolastici effettuata a Cesena dopo l’edificazione del Cubo, ultimata nel 2008. Si tratta di 15 nuovi ambienti di metratura dai 45 ai 60 metri quadrati che si aggiungono al complesso storico di Agraria e ai locali del convitto. Oltre alle aule, sono predisposti quattro laboratori, con attrezzature in arrivo grazie a fondi Pnrr. Costo di quattro milioni. All’inaugurazione erano presenti il presidente della Provincia di Forlì-Cesena Enzo Lattuca e l’assessore regionale alla scuola Paola Salomoni (nella foto).
Sui banchi di scuola sono tornati oltre ventimila studenti iscritti alle 18 scuole superiori della provincia. "L’alluvione – dichiara il presidente della Provincia Lattuca – non ha reso inagibile nessuna delle scuole superiori della provincia così tutti gli studenti hanno iniziato l’anno scolastico in una situazione regolare". "Abbiamo lavorato per tutta l’estate – aggiunge Valentina Ancarani, vice presidente della provincia con delega all’edilizia scolastica - in collaborazione con le scuole per adattare gli spazi alla predisposizione delle classi e con le aziende per definire trasporti scolastici adeguati alla viabilità del post-alluvione".
Le disposizioni sul Covid, si diceva, sono un ricordo non lieto del passato. "Quarantene soppresse, emergenza dichiarata cessata, niente più adempimenti – informa il dirigente del ’Marie Curie’ di Savignano Mario Tosi – . Tuttavia le scuole hanno a disposizione scorte di mascherine per poterle distribuire agli insegnanti che ne facciano richiesta. Le scelta di indossarla è un atto autonomo da parte del docente. Similmente potranno indossarla per loro scelta gli studenti". Alle superiori si è avviato un anno di rilevanti novità didattiche fra cui spicca l’introduzione degli insegnanti tutor e orientatori, formati in ogni istituto per facilitare un percorso scolastico personalizzato che valorizzi i talenti degli allievi. Scatta una lotta più serrata inoltre contro la dispersione scolastica attraverso l’operato di apposite commissioni. Per i dirigenti scolastici, invischiati per tre anni nelle incombenze burocratiche del Covid, il primo pensiero torna ad essere finalmente lo specifico della scuola, vale a dire la qualità dell’istruzione. Lo rimarca Lorenza Prati, dirigente del liceo scientifico Righi di Cesena.
"Questo è un anno scolastico – afferma – che registrerà alcune importanti novità nelle nostre scuole. Le risorse del Ppnrr ci hanno permesso di acquistare tanti strumenti per trasformare le nostre aule e laboratori in ambienti innovativi, ma gli strumenti da soli non bastano e ora si tratta di attivare momenti di formazione per aggiornare la didattica e renderla sempre più efficace. Per il il triennio, viene introdotta la riforma dell’orientamento con l’introduzione dei docenti tutor. L’organizzazione non sarà semplice, ma si tratta di cogliere questa nuova opportunità per accompagnare gli studenti in un percorso per meglio conoscere le proprie attitudini ed abilità e aiutarli a nella scelta del proprio futuro".
"Salutando il primo giorno di scuola le matricole delle classi prime – mette in luce la dirigente Simonetta Bini – ho rimarcato che siamo tutti di fronte a nuove grandi sfide: l’intelligenza artificiale cambia profondamente i paradigmi precedenti, facendo immaginare l’impensabile. Occorre studiare, stimolare la curiosità e lo spirito critico e allenare uno sguardo di lunga gittata".
E a tutti gli studenti – attraverso quelli del ’Saffi Alberti’ di Forlì e gli altri giunti da varie parti d’Italia – si rivolgerà con le parole giuste il presidente Mattarella, per alimentare fiducia, speranza e prospettiva, le prime leve della scuola che istruisce, forma ed educa. Che giorno di scuola solenne, entra in classe il presidente.