Servadei: "Made in Italy in vetrina con la F1"

L’ad di Autopromotec: "Motor valley ’culla’ di tante aziende di componentistica per il motorsport. Siamo leader a livello mondiale"

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Dietro le quinte della velocità. Un mondo di uomini e di macchine nel cuore della Motor valley. "Dalla Formula 1 alla Nascar, sono tantissimi i fiori all’occhiello del nostro territorio nel business del motorsport". Il faro del Circus, per Renzo Servadei, ad di Autopromotec, si è finalmente "acceso sulla nostra regione e sul Made in Italy".

Quali saranno i vantaggi?

"I gran premi, ma più in generale il mondo delle auto e delle moto da corsa, sono non solo un biglietto da visita dei territori, ma anche una vetrina tecnologica per chi opera nel settore".

La Formula 1 non sarà quindi solo turismo, alberghi e ristoranti pieni?

"Sarà l’occasione, anche per chi viene dall’estero, di tornare e fare affari. Spesso noi italiani siamo poco orgogliosi delle nostre capacità, e invece è importante pensare alla professionalità di ogni singolo operaio che fa i pezzi qui".

Talenti ’nascosti’?

"Forse è un po’ meno conosciuto al grande pubblico che qui esiste un sistema di subfornitura di attrezzature a livello avanzatissimo. Parte di queste componenti vengono impiegate nel grande settore del motorsport. Dalle auto alle moto è un mondo che andrà in scena con Autopromotec alla Fiera di Bologna dal 25 al 28 maggio".

Motor valley protagonista?

"E finalmente in presenza. Saranno oltre 1.300 gli espositori, pronti a occupare praticamente l’intero settore fieristico, nello stesso periodo della Motor valley fest. Anche in Autodromo, in questi giorni di gare, sarà presente un nostro stand per pubblicizzare l’evento".

Buone prospettive.

"Sì, perché sono attese circa centomila persone, e parliamo di addetti ai lavori in epoca Covid. Poi ci sarà di tutto: dal ponte sollevatore agli ultimi ritrovati tecnologici, dagli attrezzi fino ai ricambi".

Ma il mondo dei ricambi come si interseca con la Formula 1?

"Con il grande Circus e non solo: mi vengono in mente le ’pistole’ avvitatrici per il cambio gomme durante i pit stop, una eccellenza reggiana sbarcata anche nel mondo Nascar".

Insomma, nella meccanica ci possiamo considerare tra i protagonisti?

"E’ un settore che cresce ma chiede anche tanto. Ci sono tanti posti che aspettano di essere ricoperti. Non si parla solo di grandi ingegneri, anche anche di profili a formazione specifica, un campo, quest’ultimo, su cui bisogna continuare a puntare".

Gabriele Tassi