Amministratore delegato di Angelo Po Group dal 2016, è Massimo Aleardi ad avere accompagnato la nota e storica azienda carpigiana alla soglia dei 100 anni. Una storia di successo nel mondo delle attrezzature professionali per la ristorazione: ha chiuso il 2021 con circa 66 milioni di fatturato, per il 35% realizzato in Italia grazie ad una presenza capillare di ben 85 agenzie e centri di assistenza. Aleardi, manager di grande esperienza nel settore, prima di approdare alla sede dello stabilimento di strada Romana Sud, dal 2014 al 2016, ha operato come direttore di New Ventures & Innovation per Marmon Group con principale focus in ambito M&A. E, precedentemente al 2014, ha ricoperto diversi ruoli di dirigenza nel Gruppo ITW Inc. nel settore della componentistica per l’elettrodomestico. Dottor Aleardi, quali novità ha introdotto il passaggio della Angelo Po ad una grande multinazionale? "Il passaggio è avvenuto in piena continuità e rispetto della storia aziendale. È stato un momento cruciale per rinvigorire i nostri valori fondanti, definire chiaramente la mission ed i tratti della nostra cultura aziendale che oggi costituiscono solide fondamenta per un futuro sostenibile. Attraverso la nostra accademia di formazione interna, abbiamo sviluppato un approccio manageriale ed analitico caratterizzato però da empatia, agilità e flessibilità per servire al meglio la nostra clientela in linea allo spirito imprenditoriale del nostro fondatore". Oggi l’azienda carpigiana ha una sua precisa identità ed un suo mercato. A chi si rivolge principalmente o esclusivamente? "Angelo Po si rivolge principalmente ai settori ristorazione commerciale, hotel ed istituzionali. La nostra offerta è caratterizzata da attrezzature professionali di cottura e refrigerazione. Ci distinguiamo per le nostre capacità di progettare, fornire ed installare sistemi cucina completi attraverso la profonda conoscenza dei flussi operativi e bisogni del cliente all’interno dell’ecosistema cucina professionale e delle stringenti normative internazionali". Raggiunto l’importante traguardo dei 100 anni di vita, a cosa puntate per il futuro? Avete in programma nuovi investimenti? "Il traguardo del centenario per Angelo Po non è un punto di arrivo, è un trampolino di lancio per pianificare il futuro. Il nostro fondatore ci ha lasciato un’importante eredità ’osservare il mondo per disegnare il futuro’. Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da eventi senza precedenti che hanno posto nuove sfide: digitalizzazione, automazione, efficienza, sicurezza e riduzione degli sprechi! Molte sfide ma soprattutto nuove e grandi opportunità per osservare il mondo e disegnare il futuro! I nostri investimenti sono focalizzati nelle aree sviluppo di prodotto ed innovazione per rispondere ai nuovi mega-trend e sul miglioramento dei servizi aftermarket". Avete 4 sedi commerciali che si indentificano presumo con le vostre aree di espansione. Vi fermerete qui o state puntando anche a nuovi mercati? "Oggi Angelo Po può sfruttare la globalità di Marmon Group. Negli ultimi anni stiamo sviluppando nuove sinergie in ambito commerciale per penetrare nuovi segmenti di mercato valorizzando le nostre conoscenze, tecnologie e la presenza di Marmon nei mercati target". Alberto Greco