Acqua, bene prezioso da difendere

Non credo e non crederò mai che esistono "loro" che vogliono farci credere che tutto va male perchè così possono guidarci come un gregge di pecorelle e farci fare ciò che desiderano. No, non credo! Però credo all'inefficienza delle varie multinazionali che si vendono come aziende magiche, tutte digitali con fantastiche "app" che tutto possono e tutto risolvono. Fiumi in secca, bacini vuoti,  ghiacciai scomparsi, tutto vero.

Ma cosa hanno fatto in questi anni le aziende fornitrici del bene più prezioso, l'acqua, per risolvere il problema della dispersione? Il 43% dell'acqua che utilizziamo per uso comune, si perde nel terreno prima di arrivare ai nostri rubinetti. Questo accade da anni a causa di impianti obsoleti e di manutenzioni superficiali. Quindi tutto vero, l'acqua manca, si sapeva già da tempo che prima o poi sarebbe successo.  Era così difficile pensare che costruire case su case su terreni liberi  toglieva acqua alle fonti idriche? Perché nessuno ha mai pensato che ogni costruzione nuova doveva essere munita di bacini propri per la raccolta di acqua piovana (pari alla superficie in mq occupata) da destinarsi a vari usi domestici dove non è necessario acqua potabile? Ora sì, dovremo tutti darci una regolata.  Ma lo Stato, le Regioni, i Comuni, devono darsi una mossa.

Cesare Righi