L'ambasciatore ucciso, un eroe quotidiano

La Voce dei Lettori

Ha dovuto sacrificare la sua vita per essere conosciuto…Chi di noi conosceva Luca Attanasio, l'ambasciatore ucciso in Congo? Ben pochi. Eppure era un italiano di primo ordine, nostro ambasciatore all’estero, persona di grande spessore professionale ed umano. Nulla in contrario con l’informazione “globale”, ma proprio per questo vedrei maggiormente utile farci conoscere le persone che nel “buio” della quotidianità, offrono i loro servigi per il bene altrui.

Quale migliore esempio costruttivo per tutti noi, ed in particolare per i giovani, fare conoscere i tanti Luca Attanasio sparsi per il mondo? Mi ricordo che quando ero bambino nei giornali venivano spesso riportate le nobili gesta del Dottor Albert Scweitzer (medico e pianista) che in Africa prestava la propria opera nei lebbrosari e faceva concerti per ricavare sostegno economico per i suoi malati…è sull’onda emotiva, positiva, di questo esempio che io poi ho voluto fare il medico… Solo esempi positivi, seppure semplici, non eclatanti, di vita quotidiana, fatti conoscere al mondo, possono migliorare le nostre vite. Ciao Luca, ti abbiamo conosciuto solo attraverso il tuo sacrifico; avremmo voluto conoscerti prima. Sarai comunque sempre un esempio per chi vuole  migliorare la propria vita e quella del prossimo. Non sei morto invano Luca; per le tue bambine, crescendo nel tuo ricordo, sarai sempre il più luminoso esempio. Mi ha colpito una frase di un noto commentatore “…in fondo io invidio l’ambasciatore Attanasio…perché è morto dando una senso positivo alla propria vita…” Quanti di noi potranno dirlo? 

Marco Monteleone, Modena