La coscienza ambientale si forma a scuola

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 14 settembre 2020 - Ci vogliono norme più chiare e un cambiamento culturale sulle tematiche ambientali, visto che tanti cittadini vivono in realtà particolari e vedono la loro salute messa a rischio da  fattori inquinanti. Però vige la confusione. Dobbiamo ottenere una svolta nella politica sui temi come l' ambiente per ottenere un nuovo slancio ecologico che renda le nostre città più pulite e meno inquinate. Marco Larici, Pesaro

 

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Le regole sull'ambiente ci sono già, il problema è che non sempre vengono rispettate. Troppo spesso però affiora il solito limite dell’umanità, Italia compresa, in cui si riflette su ciò che si sarebbe dovuto programmare solo quando la tragedia è già scoppiata o appare imminente. La politica, infatti, è spesso in ritardo sui temi dell'inquinamento e sulla difesa ambientale. Sono stati fatti grandi passi in avanti anche nel mondo dell' industria dove gran parte delle fabbriche ormai ha installato dispositivi anti inquinamento. Per arrivare ad una coscienza ambientale solida bisogna partire da lontano, con la formazione dell'individuo che deve iniziare a scuola con una materia di insegnamento. Non sarà la soluzione immediata del problema ma può aiutare. beppe.boni@ilcarlino.net voce.lettori@ilcarlino.net