Applausi a chi inaugura un negozio

La lettera Risponde Beppe Boni

Bologna, 24 settembre 2022 - Sono gli anni del Covid e ora della crisi energetica, gli anni dell'incertezza.Mi chiamo Manola ho 30 anni e ho passato tutta la vita a reinventarmi per affrontare difficoltà. Mamma, giovane donna moglie e imprenditrice. Questa volta però è speciale perché mi reinvento in compagnia di Diego, papà marito e socio in affari. Abbiamo rilevato un negozio di abbigliamento a Bologna, acquistando una licenza del 1954 . In questo momento non è semplicissimo aprire un' attività, noi partiremo in ottobre. Ci proviamo. Manola Fichera

Risponde Beppe Boni L'entusiasmo di chi decide in tempi di così difficile navigazione nel mare in tempesta della vita privata e dell'economia è da medaglia d'oro. Tutti si lamentano (giustamente) per il rialzo dei costi fra gas, energia elettrica, carburante, materie prime.  Ma ecco che c'è anche chi decide di lanciarsi in un'avventura imprenditoriale aprendo un negozio. Non è un'impresa impossibile, certo è difficoltosa, è un percorso con i tempi che corrono irto di ostacoli e di trappole. C'è chi anziché abbassare la serranda costretto dai costi la apre. Gli aiuti di governo ed enti locali devono assistere giustamente coloro che cercano con grandi sforzi di salvare la propria attività. Giusto. Ma è altrettanto giusto, se possibile, tendere la mano anche a chi investe, a chi sogna di crescere in proprio. L'ha detta giusta il presidente regionale di Confcommercio Enrico Postacchini in una intervista di qualche tempo fa: " I negozi fisici devono riaprire su strada perchè sono determinanti per la qualità della vita ed è per questo che si vive nelle città e non in un borgo isolato per esempio". I negozi, i bar, gli esercizi commerciali sono la linfa  di ogni centro urbano e non bisogna farli appassire. Dove ci sono negozi c'è vita, c'è lavoro, c'è energia. Il Covid, con l'inevitabile lockdown, ha ucciso molte attività e la società deve attrezzarsi per evitare che ciò accada di nuovo. La crisi energetica di oggi rischia di fare altri danni. Dobbiamo evitarlo con forza e aiutare chi da una crisi cerca di ricavare un riscatto mettendosi in gioco. Questa è  l'Italia che non si piega e guarda avanti.

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