Astrazeneca e decessi, nessuna relazione diretta

La lettera. Risponde il condirettore del Resto del Carlino Beppe Boni

Bologna, 24 marzo 2021 - Mi risulta che mentre ai più fragili verrà offerto il vaccino Pfizer, per tutti gli altri (75-79 anni) ci sarà il vaccino Astrazeneca, come se in questa fascia d'età non ci fossero  problemi di salute al di là di una vera e propria certificazione medica che lo attesti. In questi giorni siamo subissati da appelli di giornalisti e politici di turno che si offrono a rassicurare. Addirittura presto entreranno in campo anche personaggi dello sport e dello spettacolo. Come fanno i vari istituti preposti (Aima etc) a ritenere Astrazeneca innocuo, quando il loro ok si basa su un' indagine di soli 3 giorni (viene aggiornato però il bugiardino), mentre le cause dei vari decessi non sono state ancora chiarite? Sono convinta dell'utilità dei vaccini ma penso che un cittadino debba avere la possibilità di scegliere quello in cui ripone maggior fiducia, come avviene per la scelta di un medico, di un ospedale in cui farsi operare, per l'acquisto di un prodotto. Io dovrei essere vaccinata il 26 marzo ma non avendo fiducia nel vaccino Astrazeneca, ma solo nei vaccini con metodologia mRNA che offrono una maggiore copertura, sarò costretta a disdire l'appuntamento. Mi augurerei almeno che al cittadino fosse consentito a sue spese di acquistare il vaccino che ritiene migliore, senza dover subire un ricatto, o il vaccino scelto dalle istituzioni o niente..E poi si parla di libertà. Anna Orcelli

Risponde il condirettore del Resto del Carlino Beppe Boni

Andiamo con ordine. E' intanto arrivato l'esito dell'autopsia sull'insegnante di Vergato (Bologna) deceduto dopo qualche giorno dall'inoculazione del vaccino Astrazeneca. Il responso, come per un altro caso in Italia, dice che non c'è relazione fra vaccino e morte. E' un dato importante che consente alla scienza, come già sta avvenendo, di chiarire meglio l'idoneità della dose Astrazeneca. Scegliere il vaccino personalmente diventa una operazione difficile. Immaginate se ognuno di noi dovesse scegliere in proprio: io voglio Pfizer, no io no preferisco Johnson& Johnson, ah scusi ho cambiato idea passo ad Astrazeneca. Impossibile. Purtroppo farsi vaccinare non è come acquistare la Tachipirina e quindi bisogna affidarsi per forza di cose all'organizzazione (che già in sè è una operazione poderosa) e avere fiducia nella scienza che come tale è in grado di guidare l'uscita dall'emergenza. Anche perchè non abbiano scelta vista la gravità della situazione. Il fai da te in questo caso non è praticabile.  

beppe.boni@ilcarlino.net voce.lettori@ilcarlino.net