Automobilisti e ciclisti, fratelli coltelli

La lettera. Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 22 gennaio 2022 - Ancora e per l’ennesima volta, al rientro dal lavoro, serata buia, nove ciclisti su dieci non hanno o non usano le luci di segnalazione obbligatorie. L’attenzione che normalmente uso nel traffico,non è sufficiente e, stanco per la giornata, devo raddoppiarla per scongiurare eventuali incidenti. Nella mia vita non ho mai sentito di un ciclista multato per non avere le luci di segnalazione previste dal codice della strada. Eppure sarebbe così semplice per i nostri Vigili Urbani , così solerti a multare i divieti di sosta , sanzionare decine e decine di ciclisti che infrangono le norme previste. Non voglio difendere gli automobilisti , ma le regole devono essere uguali per tutti!!!! Paolo Vigarani Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

Ciclisti e automobilisti, fratelli coltelli. I primi si sentono criminalizzati, i secondi invocano la stessa severità nell'applicazione del codice stradale e delle sanzioni che riguardano chi è alla guida di un automezzo. C'è del vero in entrambe le posizioni, ma qui fare una statistica  per capire chi ha torto o ragione è praticamente impossibile. Poi i ciclisti sono divisi in due categorie fondamentali: chi usa le due ruote per sport amatoriale  e chi invece utilizza la bici come normale mezzo di trasporto nei centri urbani. La prima categoria di ciclisti tutto sommato è più incline al rispetto delle regole del codice della strada, anche se a volte i gruppi di 'campioncini'  si comportano come i padroni della via soprattutto se sono in gruppo. I secondi sono una categoria effettivamente difficile da gestire. In città molti (non tutti ovviamente) sfrecciano ovunque, sotto i portici, contromano,  sfiorano i tavolini all'aperto, tagliano la strada ai pedoni. Si fanno le piste ciclabili anche in città, ma il problema degli indisciplinati si attenua solo parzialmente. Poi negli ultimi anni si è aggiunto il mondo selvaggio dei monopattini che continuano ad essere l'incubo degli automobilisti. Fra gli estremisti della legalità c'è chi suggerisce l'introduzione di una patente obbligatoria anche per ciclisti e pedoni, ma questa sembra una strada difficile da percorrere. Finale: forse basta qualche contravvenzione in più anche ai ciclisti fuorilegge per riportare equilibrio al dibattito.  

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