Bici e monopattini invadono i portici: è l'ora delle multe

Risponde il condirettore de "il Resto del Carlino" Beppe Boni

Bologna, 1 agosto 2021 - I meravigliosi portici di Bologna sono stati dichiarati dall’Unesco patrimonio dell’Umanità. Si rende necessaria una modifica nel testo delle guide turistiche: "i portici vennero edificati per proteggere e dare conforto ai pedoni in ogni stagione, attualmente sono adibiti a pista per biciclette e monopattini elettrici". Con buona pace per i pedoni. Fabio Ernesti Risponde il condirettore de "il Resto del Carlino" Beppe Boni

L’argomento dei portici di Bologna divenuti patrimonio dell’umanità è un tema che affascina e fa discutere. Ecco perchè vale la pena di riprendere l’argomento. Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, sostiene che i portici di Bologna possono stupire il mondo. Intanto ricordiamo che i portici sono soprattutto un valore e un patrimonio dei bolognesi e che gli enti pubblici che oggi esprimono entusiasmo per lungo tempo in passato hanno trascurato muri, colonne , pavimenti che compongono i ghirigori cittadini. Pazienza, ora guardiamo avanti. Le biciclette e i monopattini. Sono un problema non solo per le Due due torri, ma per la stragrande maggioranza delle località che in Emilia Romagna soprattutto (ma non solo) hanno i portici. Le biciclette, complice il periodo di lockdown, sono cresciute in modo esponenziale (e questo è un bene) come anche i monopattini. Ma ovunque entrambi questo tipo di mezzi è diventata una marea che si muove spesso (e questo è un problema) senza regole. Le biciclette sfrecciano sotto i portici e sui marciapiedi, i monopattini anche. Questi ultimi poi sbucano dappertutto anche sulle strade a forte percorrenza di giorno e di notte. Che fare? Nell’immediato un giro di vite sui controlli è l’unica via d’uscita, poi forse un consistente rinforzo della segnaletica e dell’educazione stradale si rende necessario. Basterà? Forse no. Intanto cominciamo così.