Bonus casa, una giungla di difficoltà

La lettera. Risponde Beppe Boni

Bologna, 20 maggio 2022 - Premetto che non ho usufruito del Bonus casa 110%. Frequento e conosco però molte persone che hanno colto questa occasione per ammodernare la propria abitazione. Mi sto accorgendo che affrontare l'iter per accedere al Bonus è complicatissimo nella maggioranza dei casi. Un privato che si inoltra nel percorso deve sapere che è come entrare in una giungla piena di trabocchetti. La burocrazia è pazzesca. Molti miei conoscenti dopo qualche tentativo hanno rinunciato.

Roberto Mazzetti

Risponde Beppe Boni

Accedere al Bonus casa è una operazione molto complicata, tutto vero. E l'operazione è piena di contraddizioni. Il governo, per esempio, ha allungato a settembre i termini che prescrivono l'avanzamento dei lavori al 30% per case singole e villette ma nello stesso tempo molti istituti di credito hanno chiuso le porte. Stop alla presa in carico del Bonus dai privati anche perchè il Governo ha annunciato di non voler rinnovare il Bonus. E così molte persone che avevano faticosamente avviato l'iter con tecnici e perizie si trovano la strada sbarrata. Le banche a loro volta hanno buone ragioni per fermare le operazioni perchè a loro volta lamentano molte difficoltà e quindi non acquistano più crediti.  A Bologna, intanto, il sindaco Matteo Lepore e i responsabili di Acer, l'azienda che gestisce le case popolari, hanno scritto  al presidente del consiglio Mario Draghi chiedendo di prorogare i bandi al 31 dicembre del 2024. Inoltre in generale la fornitura di materiale è difficoltosa: caldaie, materiale edilizio, pannelli fotovoltaici. In molti casi si registrano ritardi di mesi, i costi delle materie prime si sono alzati e i preventivi sballano. Insomma un gran caos per una operazione che andava meglio pianificata. beppe.boni@ilcarlino.net voce.lettori@ilcarlino.net