La burocrazia che affossa l'Italia

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 23 febbraio 2021 - Leggendo sul giornale l'articolo riguardante la burocrazia mi è venuto in mente che oltre alle norme sarà necessario anche cambiare la mentalità di chi ci sta di fronte  negli uffici pubblici. Porto un esempio di quanto successo in un  comune della cintura bolognese: in conseguenza della pandemia si può accedere all'anagrafe solo su appuntamento (1 ogni  20 minuti) Dunque, esce l'impiegata e chiama l'appuntamento delle ore 8.30.... assente, si fa avanti quello delle 8.50, non viene ricevuto, deve aspettare il suo orario l'impiegata rientra. Naturalmente avrà cose urgentissime da fare, chissà.. però penso che una maggiore elasticità del comportamento non guasterebbe.Quando tutto questo sarà  finito (l'epidemia) ci saranno categorie che  rimpiangeranno questi tempi.

Romolo Verardi

 

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Quando sentite prima delle elezioni o subito dopo qualche esponenente politico, un parlamentare o anche un ministro, che afferma “ridurremo la burocrazia” state sicuri che non succederà, o succederà solo in minima parte. Qualcuno ci ha provato più di altri, ma non è cambiato granchè. Anche l'ex  premier Giuseppe Conte ha mantenuto la tradizione. Intervenendo agli Stati Generali della transizione energetica, il 17 ottobre 2018, affermò: “Non se ne parla molto, perché si parla molto di più del piano anti evasione, ma un altro importante pilastro su cui stiamo lavorando è quello della riduzione della burocrazia e della semplificazione del quadro regolatorio...... tra poco ci confronteremo con tutti voi con risultati concreti”. Parole al vento. L'Italia rimane uno dei paesi europei con il maggior numero in assoluto di leggi, regolamenti e norme amministrative. Una giungla. Tutto ciò ovviamente complica le cose, allunga i tempi nei rapporti fra pubbliche amminuistrazioni e fra privati ed enti pubblici. Nel caso specifico riferito dal lettore forse si tratta più di un caso di ottusità impiegatizia che altro o di una occasione presa al volo per una mini sosta. beppe.boni@ilcarlino.net voce.lettori@ilcarlino.net