I cittadini bancomat dell'ente pubblico

La lettera. Risponde Beppe Boni

Bologna, 21 maggio 2022 - In merito alla lettera di altro lettore, ritengo sia assurdo avere postazioni fisse e segnalate, a volte con limiti assurdi (vedi i 50/h in certi viali viale Italia o i 70 in tangenziale): sono “bancomat” che giocano sulla distrazione degli automobilisti. Penso che sia necessario mettere limiti più ragionevoli e fare controlli occasionali a tappeto, magari sistemando anche il fondo stradale, spesso lasciato andare con avvallamenti che possono creare problemi.

Anselmo Vandini

Risponde Beppe Boni

Le amministrazioni comunali, al di là dei singoli casi, sono spesso solerti ad applicare contravvenzioni per i tempi di sosta sui parcheggi con linea blu, sui limiti di velocità e su ogni altra mancanza attribuita agli automobilisti. Le trappole per incastrare le minime infrazioni sui limiti di velocità sono innumerevoli ovunque in Emilia Romagna come nelle altre regioni. Ma quando le scorrettezze sono attribuibili all'altra parte, cioè alla pubblica amministrazione medesima, non c'è nulla da fare. Il cittadino tace anche se non acconsente.

Prendiamo le buche e gli avvallamenti nelle strade. In molti paesi delle nostre province troviamo il centro storico rifatto ma appena si esce dal centro urbano ecco marciapiedi vittime del tempo che fu, asfalti sconnessi, buche, cedimenti. E naturalmente gli autovelox sono disseminati ovunque, sempre in agguato. Dunque, l'equilibrio fra dare e avere col cittadino non è sempre in equilibrio. Certo, detta così sembra una considerazione generica ma non è possibile qui fare l'elenco di luoghi e località. Il rapporto fra cittadino ed ente pubblico resta sempre sbilanciato. Se non paghi una multa in tempo te la raddoppiano, ma se devi ricevere un pagamento dalla stessa pubblica amministrazione spesso devi armarti di pazienza e aspettare. Due pesi e due misure.

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