Virus, i benefici della clausura forzata

La lettera Risponde il condirettore de il Resto del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 24 aprile 2020 - Un silenzio assurdo, irreale.  Le piante di casa mi guardano stranite.  Ho ritrovato la pace dei sensi.  L'udito gradisce il tubare delle tortore sul grande albero che vedo dalla finestra. Il tatto ritrova il piacere di toccare il pane fatto in casa. Il gusto si perde nel lento masticare dei cibi.  La vista si sofferma piacevolmente nello scrutare il cielo al tramonto.  L'olfatto riscopre il piacere di respirare aria non inquinata. Questo accade come conseguenza del Covid 19. Gabriella Bravi

risponde il condirettore de il Resto del Carlino, Beppe Boni La clausura a cui giustamente ci hanno costrettì per fermare il maledetto virus che viene dai pipistrelli cinesi  ha fatto riscoprire la propria casa. Tutti coloro che sono reclusi hanno liberato la voglia di assaporare meglio l'intimità della propria  residenza. E' tutto un fiorire di manutenzioni, pulizie riassetto della casa e dei giardini. C'è chi dipinge i muri, chi restaura i mobili, chi rinforza il verde del giardino. Certo, lo si fa per passare il tempo, ma rimanere più a lungo dove si vive consente di riscoprire antiche e nuove passioni, di inventarsi passatempi casalinghi a cui non si sarebbe mai pensato, di recuperare la forma fisica senza dover allontanarsi dalla propria abitazione. Perfino l'esercito ha messo in rete i consigli su come allenarsi a casa e i sommergibilisti hanno diffuso un video col decalogo per affrontare la vita negli spazi ristretti. Passata la paura e il dolore per chi non c'è più qualcosa di buono rimarrà mentre si guarda l'orizzonte con speranza e fiducia per risollevarsi. #Sempreavanti. beppe.boni@ilcarlino.net voce.lettori@ilcarlino.net