Emergenza operazione responsabilità

La lettera. Risponde il condirettore del Resto del Carlino Beppe Boni

Bologna, 31 ottobre 2020 - Durante il Giro d'Italia alla radio un cronista ha fatto un ricordo di Marco Pantani molto commovente concludendo che Marco è forse stato abbandonato non dagli amici o dalla squadra ma dalle autorità sportive che contano. Ci siamo abituati, purtroppo molti uomini  sono stati lasciati soli dallo Stato comprese persone che hanno lasciato il segno e che avrebbero fatto ancora tanto e parlo di Falcone, Borsellino, Dalla Chiesa, Moro. Lo Stato e la politica che ne è  l'espressione, non riesce nei momenti importanti ad essere protagonista in senso positivo. Con questa pandemia sarebbe il momento di essere tutti uniti per prendere provedimenti giusti per i cittadini, invece ci sono divisioni motivate da ideologie diverse. Tutto sbagliato. Angelo Contri, Pievepelago  (Modena)

Risponde il condirettore del Resto del Carlino Beppe Boni

L'emergenza sanitaria ha diviso l'Italia. La gran parte di coloro che gestiscono locali è in ginocchio e non riuscirà a superare la crisi dopo i provvedimenti adottati per fermare l'epidemia. Molti chiuderanno senza riuscire a ripartire. Il governo, certo, ha fatto molta confusione, su tanti fronti è in rotta con le Regioni. Con l'opposizione non c'è dialogo e la sensazione è che da una parte e dell'altra pare che la pandemia venga utiizzata come argomento da campagna elettorale. Certo, le responsabilità di chi governa sono diverse da quelle dell'opposizione che per ruolo deve essere critica. Ma possibile che in un momento così estremo non si trovi una forma di collaborazione e di dialogo? Possibile che non si trovi qualche punto di incontro? La tensione sociale è altissima, le piazze sono in rivolta. Servirebbe una operazione responsabilità di grande respiro per imboccare la via di  una tregua politica. In attesa del vaccino. beppe.boni@ilcarlino.net voce.lettori@ilcarlinoi.net