Crisi energia, no ai tagli nella sanità

Lalettera. Risponde Beppe Boni

Bologna, 29 settembre 2022 - Siamo tutti giustamente preoccupati per la scure che si sta abbattendo sulle famiglie per i costi in salita di energia elettrica e riscaldamentoImpareremo a risparmiare con meno luci accese in casa, un grado in meno di riscaldamento e meno ore di accensione. Ma ciò che preoccupa i bolognesi e tutti i cittadini italiani è anche la sanità. In Emilia Romagna offre buoni livelli ma gli alti costi dell'energia rischiano di fare danni. Sulla pelle dei cittadini.

Ermes Borelli

Risponde Beppe Boni

Il rischio che la sanità accusi i colpi del caro di energia con un calo sensibile della qualità è concreto. La Fiaso, Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere, ha lanciato l'allarme già prima dell'estate. "Occorre un contributo adatto a garantire la copertura totale delle spese aggiuntive per la bolletta in maniera da poter sterilizzare nei bilanci gli effetti del costo extra dell’energia così come già fatto peraltro per l’emergenza Covid", ha ribadito più volte il presidente Fiaso, Giovanni Migliore. Ora l'appello va girato al governo ancora in culla. Intanto la Regione Emilia Romagna sta predisponendo un piano (speriamo bene) contro il caro energia con risparmi che non penalizzino le strutture, i mezzi e l'assistenza ai cittadini. Se la Regione vuole può risparmiare in altri settori (c'è solo l'imbarazzo della scelta) per evitare di tirare la cinghia negli ospedali. Meno convegni, meno contributi a pioggia e spesso poco utili, meno eventi non fondamentali. Recupereremo in futuro, meglio non far piangere il piatto della sanità che già a causa dei contraccolpi del Covid ha penalizzato molti servizi come le visite specialistiche i cui tempi di attesa in alcuni settori sono ancora troppo lunghi. A breve è previsto anche un incontro con la presidenza regionale dell'Aiop, l'associazione della sanità privata disposta come sempre a collaborare. Avviso ai naviganti: questa partita va giocata insieme, pubblico e privato in doppio, sottorete e a fondocampo.

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