Il cabaret di De Luca

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 24 giugno 2020 - Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, si fa valere ed è diventao uno strenuo difensore della sua terra. Spesso con ironia dice la sua,  e se qualcuno attacca la sua Regione reagisce. E' un governatore con i muscoli dal quale molti altri dovrebbero prendere esempio. Antonio Esposito, Ravenna

 

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

I video di Vincenzo De Luca, postati da lui stesso su Facebook, sono diventati un classico che colonizza il web. Il governatore della Campania, detto lo sceriffo, non lesina attacchi, critiche, prese in giro, battute a doppio e triplo senso nello slang napoletano più forte. Perfino il comico Crozza ha dovuto alzare bandiera bianca: non imita più De Luca perchè l'originale è meglio dell'imitazione. Eccole alcune sue battute. "Feste di laurea? Vi mando i carabinieri con il lanciafiamme". "Stefano Caldoro (suo prossimo sfidante ndr)? Un pastorello di San Gregorio armeno". Riferendosi al direttore di un giornale: "E' uno sfessato, spero di incontrarlo di notte per strada". Forse lo sceriffo, come ha scritto ieri il Corriere della sera, se va avanti così esagera. Il cabaret va bene ogni tanto, a piccole dosi. beppe.boni@ilcarlino.net voce.lettori@ilcarlino.net