Bologna, 7 gennaio 2021 - Ero già pronto per andare allo stadio per assistere a Bologna Inter e ho dovuto rinunciare. Il Covid sta fermando di nuovo lo sport in generale e soprattutto il calcio che è la disciplina più amata dagli italiani. Idem per basket e pallavolo. Questo maledetto virus sta mettendo in ginocchio anche le società sportive. Ce la faranno a resistere? Bisognerà aiutarle come si è fatto per altre categorie.
Filippo G. Bonazzi
Risponde il condirettore del Resto del Carlino Beppe Boni Siamo nel mezzo del tunnel con un contagio che dilaga anche se con conseguenze enormemente meno gravi grazie ai vaccini. Era inevitabile che con questo trend di contagio gli sport di contatto venissero investiti dalle conseguenze a cui assistiamo oggi Alcune partite sono state rinviate e così succede per altri sport come il basket e la pallavolo, anch’essi costretti ad una brusca frenata e al taglio delle presenze del pubblico. Lo Stato probabilmente si inventerà qualcosa per andare incontro alle società, ma bisogna fare dei distinguo. Volley e basket non usufruiscono di introiti milionari perchè non hanno gli incassi dei diritti televisivi e comunque il flusso di denaro che gira intorno a queste discipline è limitato. Altro discorso è il calcio dove comunque il carosello di milioni è pazzesco. Qui bisogna cominciare a rivedere prima di tutto gli ingaggi e i compensi dei calciatori che sono enormi e spinti dai procuratori che sono altrettanti Paperoni. Lo Stato può distribuire benefici come indennizzo- Covid anche alle società calcistiche, ma prima serve un’ opera di moralizzazione sui compensi spesso stratosferici degli atleti e comunque mediamente molto più alti rispetto agli altri sport. I sacrifici devono cominciare da qui con sforbiciate consistenti. Nessun calciatore finirà in miseria, siamo pronti a scommettere. Poi in futuro, a virus battuto, si vedrà.