Elogio del marciapiede, patrimonio della gente

Risponde il condirettore de "il Resto del Carlino" Beppe Boni

Bologna, 4 agosto 2021 - Invito i candidati all'incarico di sindaco di Bologna a prendere in seria considerazione lo stato dei marciapiedi. Propongo a ognuno di loro una bella camminata (a piedi) dalla Piazzetta di San Ruffillo sino all'altezza di Piazza Maggiore, percorrendo tutti i marciapiedi interessati. Chiaramente, abitando in zona San Ruffillo, conosco molto bene questi marciapiedi, ma in tutte le zone di Bologna il problema è presente. I marciapiedi sono frequentati da pedoni in gamba, che possono stare attenti a buche e quant'altro, ma anche da persone di una certa età e la loro manutenzione non dà sicurezza. Carla Grilli Risponde il condirettore de "il Resto del Carlino" Beppe Boni

Secondo Jane Jacobs, la giornalista canadese che ha scritto i più bei libri di architettura degli ultimi trent’anni (Vita e morte delle città, Edizioni di Comunità), 'sia durante la brutta sia nella bella stagione, sono i marciapiedi, più della strada percorsa dagli autoveicoli, a rendere la città interessante' E ancora: ' I marciapiedi di città sono pieni di gente interessante, curiosa, strana, bizzarra, anonima. La fiducia nasce sui marciapiedi'. Lì, continua Jane Jacobs, 'si realizza un’infinità di piccoli contatti che rendono vivibile la città stessa, come fermarsi a bere un caffè in un bar all’aperto, chiedere informazioni ai passanti, guardare la gente che passeggia, sbirciare le vetrine'. Eppure spesso i marciapiedi, porto di terraferma di un' umanità variopinta, sono trascurati, lasciati andare, messi sempre per ultimi nella classifica della manutenzione, battuti da rotonde, ciclopedonali, incroci, tangenziali. Dunque succede a Bologna come in altre città. Basta scorrere un motore di ricerca sul web si vedrà che i cittadini segnalano disagi ovunque, da Pesaro, a Modena, ad Arezzo, Firenze, Varese. Cari sindaci, non trascurateli, fateli vivere, considerateli le autostrade dei pedoni e quindi copriteli di attenzioni. I marciapiedi forse non arriveranno mai ad essere patrimonio dell'umanità come i portici di Bologna, ma sono patrimonio della gente, dei turisti, di coloro che si recano al lavoro, in un negozio, in un bar. Meritano una medaglia. beppe.boni@ilcarlino.net